Cappadona: “Il mondo della cooperazione aderisce al Manifesto per la Cultura CAE Italia 2018”

  • di Redazione Il Solidale
  • 17 feb 2018
  • CULTURA

Cappadona: “Il mondo della cooperazione aderisce al Manifesto per la Cultura CAE Italia 2018”

Culture Action Europe, network di operatori e organizzazioni nei vari settori della cultura attivo a livello internazionale, ha diffuso un “Manifesto per la Cultura“, con l’endorsement di un gran numero di esponenti del mondo degli enti e organizzazioni culturali italiane.

Nel Manifesto CAE Italia 2018 si chiede ai candidati di tutti gli schieramenti nelle elezioni politiche 2018 un impegno a sostenere, nella prossima legislatura, l’incremento della quota di bilancio pubblico nazionale dedicata alla Cultura, dall’attuale 0,3% fino a raggiungere almeno lo 0,6% nel triennio 2018-2020.

L’obiettivo dichiarato nel manifesto è dare piena attuazione alla Costituzione italiana e all’articolo 27 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: “Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici”.

Michele Cappadona, presidente regionale AGCI Sicilia
Michele Cappadona, presidente regionale AGCI Sicilia

“L’Agci Sicilia aderisce pienamente al Manifesto per la Cultura CAE Italia 2018, come ha già fatto l’Alleanza delle Cooperative Italiane a livello nazionale”, dichiara Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane. “Il 2018 è l’anno in cui Palermo, capoluogo della Regione Siciliana, è la capitale italiana della cultura, testimoniando del ricchissimo patrimonio culturale che continua ad essere uno degli asset strategici di sviluppo dell’Isola. Ci riconosciamo nel manifesto anche per l’appello a ratificare la Convenzione di Faro sul valore dell’eredità culturale, promossa del Consiglio d’Europa e firmata dall’Italia nel 2013, volta a promuovere un processo di valorizzazione partecipativo, fondato sulla sinergia fra pubbliche istituzioni, cittadini privati, associazioni”. La Convenzione definisce le “comunità di eredità“, costituite da “insiemi di persone che attribuiscono valore a degli aspetti specifici dell’eredità culturale, che desiderano, nell’ambito di un’azione pubblica, sostenere e trasmettere alle generazioni future”. L’Agci ha un propria organizzazione, “Culturalia“, specificamente dedicata al comparto.

Il network CAE comprende organizzazioni impegnate da anni nella pratica delle arti e della cultura come dimensione essenziale del benessere, dello sviluppo e della coesione sociale.

Il manifesto, al quale hanno già aderito numerosi candidati alle prossime elezioni politiche, prevede che le maggiori risorse da assegnare in Italia vengano impiegate in favore di tre macro-obiettivi:
– favorire l’accessibilità alle risorse culturali materiali, immateriali e digitali;
– promuovere interventi e favorire le condizioni per la crescita di competenze, potenzialità professionali e opportunità imprenditoriali;
– garantire nei Comuni fino ai 10.000 abitanti (l’85% dei Comuni italiani in cui risiedono oltre 18 milioni di persone) almeno un “presidio culturale” aperto 5 giorni la settimana per un minimo di 25 ore settimanali e, con specifico riferimento alla Strategia Nazionale Aree Interne, la configurazione della rete dei “presidi culturali” in tutti i comuni coinvolti.