Mineo: Santa Agrippina ritorna tra la sua gente

  • di Redazione Il Solidale
  • 29 ago 2015
  • EVENTI

Mineo: Santa Agrippina ritorna tra la sua gente

Il Signore ci offre ancora una volta l’occasione di celebrare insieme la festa della nostra amata Patrona Santa Agrippina. Questa ricorrenza ci spinge a vivere ancora una volta la comunione fraterna vivificata e rafforzata dal nostro essere popolo di Dio in cammino verso beni più belli e duraturi. La fede, dono di Dio all’uomo, ci spinge a vivere con coraggioso impegno il nostro battesimo per essere veri imitatori di Cristo, così come è stata la nostra Agrippina. Ella viene nelle nostre vite segnate spesso dalle sofferenze, dai fallimenti per farci comprendere l’amore che Dio nutre per le sue creature. Il coraggio e la fede, che sostennero Santa Agrippina e il suo martirio, ci diano la forza di non scoraggiarci mai di fronte alla difficoltà o alle sofferenze, nella certezza che Colei, che il Signore ci ha dato come protettrice, sarà sempre accanto a noi sostenendoci con la sua preghiera, la sua intercessione e il suo esempio. Santa Agrippina che è “campiunissa di la fidi” ci aiuti ci benedica e ci protegga da ogni male.

Giunti alla fine dei festeggiamenti della nostra Patrona Santa Agrippina siamo chiamati a partecipare attivamente alle funzioni che caratterizzano l’ottava. Caratteristica folkloristica della festa è la “questua” cittadina, il comitato accompagnato dall’ Ass. Mus. L. Pescetti città di Mineo, gira per le vie interne del centro storico per raccogliere contributi economici tra la popolazione, la generosità della gente spinge il Menenino a contribuire al meglio per la realizzazione della festa.  Ad oggi a rendere più bella l’ottava sono le manifestazioni di stampo culturale come la visita permanente del presepe diffuso che e possibile visitarli dalle ore 17:00 fino alle ore 20:00. Il sabato prima dell'ottava, come vuole la tradizione, avviene il viaggio dei nudi, uomini scalzi che vanno in processione gridando “Viva la nostra Patrona di Sant’Arpina”. L’origine di questo viaggio risale all' 11 Gennaio 1693,  quando un terribile terremoto  colpì tutta la Val di Noto, con un magnitudo pari a 7.4. Mineo che contò più 1355 morti su una popolazione di 6723 abitanti. Gli abitanti in tale occasione uscirono dalle loro abitazioni in tenuta da notte invocando la Patrona Santa Agrippina affinchè avesse fine tale calamità. Da quell'evento si spiega oggi l'abbigliamento tipico dei  “nudi”: calzamaglia e maglietta bianca e piedi nudi come ricordo di quella notte.

La ricorrenza viene celebrata presso l’Insigne Chiesa Collegiata l’ultimo sabato di Agosto che quest’anno è giorno 29 del c.m. preceduta dalla Celebrazione Eucaristica alle ore 17:30 nella suddetta Parrocchia. Alle ore 21:00 ha inizio il pellegrinaggio cittadino con la reliquia di Santa Agrippina portata in processione per le vie interne della nostra Città. Per antica tradizione “l’omaggio del grano alla patrona” avviene nella mattinata dell’ottava portando a piedi i muli con i “Vertuli”(bisaccia) o i “cufini”(gerla) pieni di grano, ornati a festa, e con i carretti parati a festa. A seguito alle ore 11:00 vi è la Solenne Concelebrazione Eucaristica con la partecipazione delle Autorità Civili e Militari. Alle ore 20:00 Trionfale uscita e solenne processione del simulacro cinquecentesco di Santa Agrippina V.M. per il giro interno. Alle ore 24:00 grandioso spettacolo pirotecnico a cura della premiata ditta Pirotecnica F.ll D’Amplo.

Si voglia ringraziare,a mio modesto parere da cittadino, il Circolo di Santa Agrippina che ha curato l’organizzazione della suddetta manifestazione raccogliendo dei fondi necessari per il conseguimento di tale scopo. Sempre sotto la loro cura, non sono mancate manifestazioni collaterali, sportive, culturali, idonee a promuovere la valorizzazione religiosa, storica, sociale ed economica del suddetto territorio. Si è cercato di promuovere la partecipazione attiva non solo dei propri associati ma di tutta la comunità locale, con un particolare riferimento agli aspetti religiosi, tradizionali e folkloristici nel pieno rispetto della morale dell’ambiente alla salvaguardia della salute pubblica dei partecipanti a tali festeggiamenti. Il Presidente dei festeggiamenti Salvatore Speranza ed il comitato ringraziano il Sindaco e l’Amministrazione comunale per il Patrocinio; L’Arma dei Carabinieri e la Polizia Municipale per l’ordine pubblico, tutte le associazioni culturali e sportive che hanno reso la suddetta manifestazione degna della sua Patrona. Un ringraziamento doveroso va a tutta la cittadinanza per la partecipazione attiva alla festa Patronale. Non ci rimane che dire: “Viva la nostra Patrona di Sant’Arpina”. Luca Risuscitazione