Niscemi. Nozze di Diamante dei coniugi Giuseppe Parisi e Nunzia Zarba
- di Redazione Il Solidale
- 18 giu 2024
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Niscemi. In un’era in cui sono sempre più frequenti i casi di divorzio ed in calo i matrimoni religiosi rispetto a quelli civili, la ricorrenza degli anniversari delle “Nozze d’argento, d’oro e diamante”, sono pur sempre esemplari rispetto ai tempi odierni.
Come quando 60 anni fa si unirono in matrimonio a coronamento del loro reciproco amore con la celebrazione delle nozze nella “Parrocchia San Giuseppe” i coniugi Giuseppe Parisi e Nunzia Zarba, i quali sabato sera sono tornati nella stessa chiesa per riconfermare con gioia, emozione e spirito cristiano il loro sentimento d’amore.
Ad avere benedetto con una celebrazione Eucaristica la straordinaria ricorrenza delle “Nozze di diamante” dei coniugi Giuseppe Parisi, 87 anni e Nunzia Zarba, 77 anni, è stato don Rocchelio Giuliana, parroco della chiesa San Giuseppe.
Un matrimonio quello della coppia, che è stato reso gioioso dalla nascita di quattro figli, ovvero Nicoletta, Margherita, Maria e Rosario i quali hanno reso i genitori felicemente anche nonni di 8 nipoti.
Il più celebre fra gli anniversari di matrimonio, quello delle “Nozze di Diamante” che costituisce per le coppieuna meta particolarmente sentita ed ambita.
“Siamo qui per benedire in questa chiesa l’amore reciproco che intendono ancora ripromettersi Giuseppe e Nunzia”, ha detto il parroco don Rocchelio Giuliana, il quale ha aggiunto: “un matrimonio quello religioso che è indissolubile proprio perché per i coniugi che lo scelgono, ha il senso di un voto, così come lo è adesso per Giuseppe e Nunzia”.
I coniugi Giuseppe Parisi e Nunzia Zarba, hanno poi festeggiato insieme ai figli, fratelli, sorelle, nipoti ed altri familiari la ricorrenza delle loro “Nozze di diamante” con una cena in un locale dell’hinterland che si è conclusa con il taglio della torta e tanti brindisi di auguri.
Alla domanda sul segreto della loro unione matrimoniale indissolubile, i coniugi Parisi – Zarba hanno così risposto:”ci vuole senso di responsabilità reciproco sul carattere sacro del matrimonio e della famiglia, dialogare molto ed andare a dormire la sera sempre in pace”. (Alberto Drago)
