Economia, Schifani: "Report Svimez conferma che la Sicilia in 3 anni è cresciuta più dell'Italia"

  • di Redazione Il Solidale
  • 8 mag 2025
  • LAVORO

Economia, Schifani: "Report Svimez conferma che la Sicilia in 3 anni è cresciuta più dell'Italia"

(Salvo Cona) Palermo. «Il Report Svimez restituisce un'immagine della Sicilia che cresce, che innova, che costruisce futuro. È un documento che conferma come, dall'inizio di questa legislatura, nell'ultimo triennio, la nostra regione ha saputo imprimere una decisa accelerazione alla propria economia: la Sicilia ha fatto registrare nel 2023 la crescita del pil più alta d'Italia (+2,2%), superiore sia alla media nazionale (0,7%) che a quella del Mezzogiorno (+1,3%). E anche per il 2024 e per il 2025, pur in quadro di incertezza del contesto economico internazionale ed europeo, la Svimez stima che l'Isola resti tra le regioni più dinamiche». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando i dati anticipati ieri, 7 maggio, dalla Svimez e che saranno presentati ufficialmente venerdì a Palazzo Reale, a Palermo, nell'ambito di un convegno dell'Anfir e promosso dall'Irfis .«Ancora più significativi – prosegue Schifani - sono i numeri sull'occupazione: +13,5% nel triennio, pari a 174 mila nuovi posti di lavoro. Una crescita trainata da settori strategici come industria, costruzioni e servizi avanzati, ma che trova riscontri positivi anche nel rafforzamento dell'ecosistema dell'innovazione e nel rilancio dell'export agroalimentare, con la trasformazione alimentare che ha superato il miliardo di euro. Non possiamo non rilevare con soddisfazione anche i progressi sul fronte della formazione e dell'inserimento qualificato nel mondo del lavoro: la percentuale di giovani laureati che trovano impiego entro tre anni dal titolo è passata dal 38% del 2019 al 65% del 2023. Un dato che testimonia l'efficacia delle politiche regionali e dell'investimento sul capitale umano». «Tuttavia - conclude il presidente della Regione - accanto a questi risultati incoraggianti, il Report ci ricorda che permangono alcune aree di fragilità, in particolare sul versante dell'occupazione giovanile e femminile. Tutto ciò ci impone di tenere alta l'attenzione e di intervenire con strumenti mirati e incisivi».