Oltre 300 partecipanti alla “Biblioteca Umana: Storie che Uniscono” al Castello Lombardia

  • di Redazione Il Solidale
  • 26 mag 2025
  • SOCIALE

Oltre 300 partecipanti alla “Biblioteca Umana: Storie che Uniscono” al Castello Lombardia

(sc) ENNA. Emozione, ascolto e inclusione sono stati i protagonisti della “Biblioteca Umana: Storie che Uniscono”, l’iniziativa svoltasi con grande successo presso il Castello di Lombardia di Enna. L’iniziativa è stata organizzata dalla Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, dal Consorzio Umana Solidarietà e dal Consorzio il Melograno, nell’ambito del progetto ex PNRR, Missione 5, Componente 3, Investimento 1, Linee di Intervento 1.1.1. – “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” Finanziato dal Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud, all’interno dell’azione di progetto 4 – “Comunità alloggio e servizi di supporto al reinserimento”. L’attività è stata realizzata dall’associazione Agenzia Giovani per i Giovani, con il patrocinio del comune di Enna in occasione della Giornata Mondiale della Diversità Culturale. Oltre 300 partecipanti, tra studenti, operatori, cittadini e rappresentanti di enti del territorio, hanno preso parte a una mattinata intensa e partecipata. Protagonisti dell’iniziativa sono stati migranti, rifugiati e cittadini, che si sono trasformati in “libri umani” raccontando le proprie storie di vita, migrazione, speranza e rinascita, in piccoli cerchi di ascolto attivo. All’evento hanno partecipato gli Istituti Comprensivi “Neglia-Savarese”, “De Amicis-Garibaldi”, “Pascoli-Santa Chiara”, il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) e il Liceo Artistico Regionale “Luigi e Mariano Cascio” di Enna, che hanno animato la giornata con entusiasmo e attenzione. A portare un contributo significativo è stata anche l’ASP di Enna, presente con l’ambulatorio di etnopsichiatria, con la comunità alloggio per disabili psichici afferente al progetto, che ha realizzato e distribuito ai partecipanti delle rondini in carta, simbolo delle migrazioni e della libertà di spostarsi alla ricerca di un futuro migliore. Un gesto semplice e potente che ha emozionato e coinvolto i presenti, creando un ponte tra arte, terapia e messaggio sociale. La giornata è stata inoltre arricchita dagli interventi di relatori e operatori del mondo educativo e sociale, che hanno evidenziato l’importanza della biblioteca vivente come strumento di cittadinanza attiva, dialogo interculturale e abbattimento dei pregiudizi. L’intero percorso si è concluso con un rinfresco condiviso, che ha permesso un ulteriore momento di scambio tra partecipanti, in un clima informale e accogliente. L’iniziativa, sponsorizzata da Bper, si è confermata un modello virtuoso di educazione partecipata e costruzione di comunità inclusiva, nel segno della diversità come ricchezza e dell’ascolto come atto politico e sociale.