NISCEMI. Commovente la cerimonia di messa a dimora di un tiglio che la scuola primaria “Luigi Pirandello” dell’Istituto comprensivo “G. Verga” diretto dalla professoressa Francesca Anna Maria Alesci, ha messo a dimora in un’aiuola della scuola in memoria della piccola Aurora Pitino, che ha perso la vita per i gravi traumi riportati come passeggera in un incidente stradale autonomo sulla Sp 11 e della sua maestra Patrizia Di Pietro, venuta a mancare recentemente, ovvero alla distanza di pochi mesi l’una dall’altra. Un grande dolore per la scuola che ha voluto ricordare la piccola alunna e la sua maestra con una toccante cerimonia, nel corso della quale, per un desiderio degli alunni, sostenuto dalle insegnanti e dall’intera comunità scolastica,   è stato piantato un albero di tiglio nel giardino scolastico.  Un gesto di grande significato, poiché il tiglio, è una pianta che ha le foglie a forma di cuore, le quali quando cadono, sembrano danzare nell’aria trasmettendo un messaggio di amore e leggerezza. Durante la cerimonia, è stato anche inaugurato un dipinto realizzato dal professore Francesco Massimo, che raffigura una bambina e una maestra avvolte in un’atmosfera di luce (nella foto). Immagine che richiama alla memoria il legame indissolubile della piccola Aurora e della sua maestra Patrizia con l’intera comunità scolastica.   Presenti alla cerimonia i genitori della piccola Aurora ed i familiari della maestra Patrizia, la dirigente scolastica Francesca Anna Maria Alesci, il sindaco Massimiliano Conti, il vice sindaco Pietro Stimolo ed il presidente del Consiglio comunale Angelo Chessari. Un momento particolarmente toccante è stato quello in cui i compagni di classe di Aurora hanno posto attorno all’albero dei sassi dipinti e sfumati con l' azzurro, come segno tangibile del loro affetto e del legame speciale che li univa alla loro compagna di classe ed alla loro maestra. Gli alunni hanno anche letto alcuni passi del libro “L’Albero dei ricordi” di Britta Teckentrup, un’opera che racconta l’importanza del ricordo come elemento capace di alleviare il dolore della perdita e di trasformarlo in legame eterno. (Alberto Drago)