SAI Santa Domenica Vittoria: inaugurato il Murales: “Tracce sul Mare: Memoria, Speranza, Colori” realizzato da Letizia Spartà e dall'equipe

  • di Redazione Il Solidale
  • 17 ott 2025
  • SOCIALE

SAI Santa Domenica Vittoria: inaugurato il Murales: “Tracce sul Mare: Memoria, Speranza, Colori” realizzato da Letizia Spartà e dall'equipe

(Eva Casella) SANTA DOMENICA VITTORIA. Giovedì 16 ottobre, a partire dalle ore 16, Il SAI di Santa Domenica Vittoria, avente come ente attuatore il Consorzio Umana Solidarietà, coordinato dalla dottoressa Alice Attinà, in collaborazione con l’assistente sociale la dottoressa Carmela Farina, la docente la dottoressa Eva Casella, il mediatore Malang Susso, l’operatrice Letizia Spartà, la quale ha personalmente realizzato il Murales grazie alle sue doti artistiche e creative, gli operatori Tiziana Pafumi, Carmelo Casella, Anna Salpietro, Luca Solarino e Oriana Campagna, ha inaugurato il Murales “Tracce Sul Mare: Memoria; Speranza, Colori”, in collaborazione con il Comune di Santa Domenica Vittoria, il Sindaco Nunzio Spartà, il Parroco Justin, le Forze dell’Ordine e il Maresciallo Licciardello e la partecipazione attiva dei suoi cittadini Gaetano Salpietro ed Emilio Spartà.
Il Murales, realizzato in occasione delle Giornata della Memoria e dell’Accoglienza e della correlata Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime dell’Immigrazione, nello specifico il naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, ha lo scopo di promuovere l’integrazione culturale e la memoria collettiva dei beneficiari del Progetto SAI. Il Progetto: “Tracce sul Mare: Memoria, Speranza; Colori” è stato realizzato, non a caso, nel muro di recinzione del Campo Sportivo “Nino Salmeri”, a Santa Domenica Vittoria. La scelta del posto è data dal suo valore simbolico. Il Campo Sportivo, infatti, rappresenta, per tutta la popolazione residente, un luogo di aggregazione e incontro, di inclusione e di promozione del benessere psico-fisico individuale. La sport ha da sempre rappresentato un elemento di coesione e di senso di appartenenza e partecipazione attiva alla comunità e al territorio in cui si vive.
Un altro scopo del progetto è quello di favorire la conoscenza e le storie, spesso tragiche e complesse, dei beneficiari e, più in generale, di tutti gli immigrati che ogni giorno scappano dal proprio Paese per fuggire da guerre, violenze fisiche, verbali, psicologiche, anche a costo di rischiare la vita in mare. Prima di giudicare qualsiasi persona o fenomeno contemporaneo, è necessario conoscere la persona o il fenomeno preso in questione. In un’epoca divisiva e poco inclusiva, è essenziale ritrovare la nostra umanità. Come disse il grande filosofo greco Seneca, “La terra è un solo Paese. Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino”.