Presentato Progetto FAMI “Integra” sui “Minori Stranieri Non Accompagnati: percorsi ed esperienze nella prima accoglienza”
- di Redazione Il Solidale
- 6 nov 2019
- SOCIALE

MARSALA - Si è svolta questa mattina nella Sala Giunta del Comune di Marsala, la conferenza stampa organizzata in seno al Progetto FAMI 1651 “Integra” dal titolo “I Minori Stranieri Non Accompagnati: i percorsi e le esperienze nella prima accoglienza”. Il Progetto FAMI 1651 “INTEGRA” -gestito dal Consorzio Umana Solidarietà S.C.S. nella qualità̀ di Capofila, in partenariato con la Cooperativa San Francesco S.C.S., l’Associazione Opera di Misericordia Onlus e la Cooperativa Sociale L’ARCA. A spiegare lo scopo del progetto è stato Paolo Ragusa, Coordinatore del Consorzio Umana Solidarietà s.c.s., affermando che si tratta di «un progetto di accoglienza che si inserisce nella rete nazionale creata dal Ministero dell’Interno e finanziato con i Fondi FAMI. E il Consorzio Umana Solidarietà gestisce circa il 90 per cento di questo sistema in Sicilia e ha in capo il Progetto Integra, originariamente nelle città di Marsala e Mazara del Vallo. Oggi il progetto si realizza soltanto a Marsala, dove una equipe multidisciplinare molto qualificata conduce il progetto, realizzando un'attività importante che mira a realizzare sul territorio condizioni di migliore accoglienza per questi minori che ripartono dalla nostra terra». Il Centro di Prima Accoglienza ospita 25 Minori Stranieri Non Accompagnati e, come ha sottolineato Maria Teresa Di Dia, Referente del Progetto FAMI, «l’obiettivo è quello di garantire una gestione efficace dei servizi di accoglienza e integrazione, creare sinergia con gli enti istituzionali coinvolti, e promuovere la cultura dell’accoglienza; il tutto viene fatto attraverso il coinvolgimento dei principali attori presenti sul territorio impegnati nell’accoglienza, e la sperimentazione di un approccio multidisciplinare per rispondere alle diverse esigenze garantendo la prima accoglienza e la risposta ai bisogni materiali, che vengono rinforzati con attività e iniziative volte a promuovere l’integrazione». A spiegare le attività preliminari all’inserimento e alla piena integrazione nel territorio, dalla visita filtro immediata alla prima informativa legale, e alla definizione del percorso amministrativo che seguiranno i minori per il successivo passaggio nella seconda accoglienza è stata Valentina Cagnucci, Assistente sociale del Progetto FAMI. Il progetto si avvale, per la realizzazione di numerose attività, di una ampia rete composta da EFAL, ALS, MCL e CPIA. «Il Movimento Cristiano Lavoratori è l’associazione di riferimento del Consorzio Umana Solidarietà e di tante iniziative che vengono svolte sul territorio. Essere presenti oggi è uno step importante perché rappresenta anche la bontà della nostra presenza e della nostra proposta nell’ambito dell’accoglienza. I progetti FAMI vanno sostenuti perché sono un’eccellenza che va salvaguardata» ha asserito Giorgio D’Antoni, Segretario MCL Sicilia e Presidente EFAL Trapani. «La storia dell’emigrazione si ripete, come i nostri nonni sono andati via alla ricerca di un posto di lavoro, anche i minori presenti nei centri scappano dai loro paesi per guerra o per miseria, e non possiamo ignorare il problema, anzi dobbiamo affrontarlo con professionalità, anche diffondendo maggiormente la cultura dell’accoglienza; un grazie va a chi gestisce il Centro di Prima Accoglienza per tutto ciò che fa ogni giorno, e noi nel nostro piccolo cerchiamo di fare la nostra parte perché ci crediamo» ha sottolineato Alberto Di Girolamo, Sindaco del Comune di Marsala. Era presente un rappresentante del CPIA di Trapani. L'incontrro si è concluso con le testimonianze di due minori accolti.