Scoutismo solidale alla comunità "Oasi" di Mazzarrone, con gli scout del Gruppo "Noto 1"
- di Redazione Il Solidale
- 18 gen 2020
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MAZZARRONE – Si apre sempre più al territorio e “L’Oasi” diventa punto di riferimento per meglio conoscere quanti operano per debellare l’uso dell’alcol e i suoi nefasti effetti. “L’Oasi” una delle tante “creature” del compianto don Vincenzo Sorce, sorge nel ridente borgo “Ventimiglia” a pochi passi di Mazzarrone ed ospita quanti cercano di uscire dal tunnel dell’alcol sotto le attente cure di operatori e specialisti del settore. Nei giorni scorsi un gruppo di 10 scout (nella foto) del “Gruppo Noto 1”, guidati da don Maurizio Novello e 3 “capi” hanno vissuto una interessante esperienza nella comunità, soggiornandovi per 2 giorni e vivendo intensamente una irrepetibile esperienza. “Siamo qua –riferiscono in coro– per conoscere e condividere la nostra giornata con gli ospiti della comunità, loro sostegno morale e materiale, collaborando con loro nelle attività quotidiane e fra queste la pulizia del bosco, seguendo i loro orari e soprattutto ascoltando le loro esperienze”. A fare gli onori di casa, la direttrice Lina Cannizzo, Anna Arnone, lo psicologo, Salvatore Stornello e gli operatori, che hanno accolto con gioia gli ospiti e spiegato ciò che avviene e come vengono curate le ferite dell’alcol. La recita della “filosofia” tenendosi per mano, la Santa Messa e l’incontro di calcio, in quel campo fortemente voluto da don Vincenzo Sorce, le esortazioni telefoniche del presidente di “Casa famiglia Rosetta” Giorgio De Cristofaro sono stati i momenti più esaltanti di un incontro che ha confermato la validità per meglio conoscere come opera una comunità che per volontà del suo fondatore è un sicuro ed efficace punto di riferimento per quanti vogliono “rinascere” uscendo dal tunnel delle dipendenze. Nuccio Merlini
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