Covid in Sicilia. In 24 ore, 366 nuovi positivi e 2 vittime. Aumento in terapia intensiva: sono 49
- di Redazione Il Solidale
- 14 ott 2020
- CRONACA
SICILIA - Nelle ultime 24 ore, in Sicilia, sono stati registrati 366 nuovi "positivi" al Covid-19. Così salgono complessivamente 5.187 gli attuali positivi. Per quanto riguarda le persone ricoverate negli ospedali siciliani, perchè trovate “positive”, sono aumentati di 26 ricoveri rispetto a ieri. E oggi si attestano a un totale di 496, 49 dei quali si trovano in terapia intensiva ovvero 5 in più rispetto a ai dati di ieri. Ma ci sono anche i 447 pazienti che si trovano attualmente ricoverati in regime ordinario. Coloro i quali sono, invece, in regime di isolamento domiciliare, il loro numero è pari a 4.691. In merito ai pazienti positivi ritenuti “guariti”, essi sono 54. Però, purtroppo, anche nelle ultime 24 ore sono avvenuti 2 decessi, per un totale 343 morti in Sicilia, dall’inizio della preoccupante pandemia. Infine, i tamponi eseguiti sono stati 7.021. E a proposito di tamponi, si apprende che la Regione Siciliana ha fatto sapere che intenderebbe diffidare quei laboratori privati che avrebbero sfiorato il tetto fissato come prezzo di 50 euro, arrivando perfino (per fortuna in alcuni casi) a una somma che supererebbe oltre i 100 euro. Tanto che la dirigente generale dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Sicilia, Letizia Di Liberti, si è premurata di far sapere che ciò non è passato inosservato, anche grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, e lo si intuisce chiaramente dalla sua dichiarazione: “Stiamo predisponendo le lettere di diffida a quei centri che i cittadini ci hanno comunicato (finora si tratta di 12 segnalazioni)", alcuni dei quali sono centri "autorizzati dalla Regione Siciliana, in quanto provvisti degli strumenti adatti a eseguire i necessari tamponi" e altri sono centri "non autorizzati dalla Regione". Per questi motivi, come ha sottolineato la Di Liberti, "per i centri autorizzati dalla Regione Siciliana, alla seconda segnalazione revochiamo l’autorizzazione. Per gli altri dobbiamo ancora decidere come muoverci”. Sulla scorta di quanto appreso, la stessa dirigente generale dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana, rivolgendosi ai cittadini, ha fatto questo esplicito invito: “Diffidate da tutti quelli che vi fanno prezzi diversi… I prezzi corretti sono: 50 euro per i tamponi e 15 per i tamponi rapidi”. Poi ci sono “le tre fasce di prezzo per i test sierologici che vanno dai 32,58 euro del tipo a, ai 18,58 euro del tipo b e 10 euro per quelli di tipo c”. La rapida diffusione dell'epidemia di Covid-19 ha causato la crescente necessità di diagnosi rapida dell'infezione da parte del nuovo coronavirus responsabile della sindrome respiratoria, allo scopo di evitarne l’ulteriore diffusione attraverso il necessario contenimento dei soggetti positivi. Allo stato attuale è proprio il tampone a rappresentare il principale e immediato strumento diagnostico per prevenire ed arginare il diffondersi della Covid-19. Con il tampone si preleva del muco dal naso e della saliva dalla bocca; il materiale prelevato viene quindi analizzato dai laboratori predisposti per rilevare la presenza o meno del virus nelle prime vie respiratorie. Concludiamo con il ricordare che anche per il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), il modo più efficace per prevenire le infezioni da “nuovo coronavirus SARS-CoV-2” ed interrompere la catena di contagio è quello di non poerdere tempo ai primi sintomi o alle prime avvisaglie e attivarsi subito per “fare i test, perché non si può fermare la pandemia in atto se non sappiamo chi è infetto”. Anche se capita, ahimè, che si verificano vere e proprie azioni di irresponsabilità da parte di alcuni “im-pazienti” che, in attesa ossequiosa di conoscere l’esito del tampone eseguito, non rispettano l’isolamento domiciliare e si sentono libere di uscire ed incontrare altre persone. Salvo Cona