Raddusa. Le attività sportive che "resistono" al Covid con i piccoli che si allenano in sicurezza

  • di Redazione Il Solidale
  • 20 nov 2020
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Raddusa. Le attività sportive che "resistono" al Covid con i piccoli che si allenano in sicurezza

RADDUSA – I cittadini raddusani tutti sono dispiaciuti e molto preoccupati per la sorte dello sport locale piombato nella crisi più nera della sua storia ed ora caduto in uno stato di coma profondo per colpa del famigerato Covid-19 che continua a colpire la piccola comunità del calatino con una frequenza assai impressionante di contagi. Come sono lontani i tempi in cui lo stadio comunale “Angelina Arena” era teatro di accaniti derby tra le gloriose squadre calcistiche dell’As Raddusa e della Vc Raddusa. Oggi a tenere in vita lo sport nella città del grano sono soltanto: l’Asd Volley Città del Grano” nella pallavolo; l’Asd Raddusa Calcio” e la Pol. Dilettanti “Atletico Raddusa” che svolgono la loro attività soltanto nel settore del calcio giovanile nelle categorie “Under 15”, “Piccoli Amici” ed “Esordienti” le quali però hanno dovuto sospendere l’attività per colpa del maledetto Coronavirus. A seguito però dell’ultimo Dpcm, che in un primo tempo ordinava la chiusura e poi la revocava dando la possibilità ai club di continuare a svolgere attività sportiva esclusivamente all’aperto con allenamenti individuali e  senza il minimo contatto, soltanto la Pol. Dilettanti “Atletico Raddusa” ha ripreso l’attività giovanile svolgendola in piena sicurezza e rispettando in ogni sua parte il protocollo Covid-19 della Federazione Italiana Gioco Calcio. Ricordiamo che la Pol. Dilettanti “Atletico Raddusa” è guidata da una squadra dirigenziale capace e responsabile composta da: Filippo Sberna, Filippo Palacino, Giovanni Incardona, Daniele La Mastra, Davide Brugliera e Antonio Russo ed è allenata da una coppia di tecnici altamente qualificati formata dagli ex calciatori: Silvio Leanza e Rosario Garao entrambi già Istruttori di giovani calciatori Coni-Figc, ora freschi di Patentino Uefa C. “La scuola calcio –hanno detto in coro i due istruttori Rosario Garao e Silvio Leanza che ricopre anche la carica di presidente– è un’attività sportiva che, attraverso il gioco e la didattica, permette di sviluppare le capacità motorie e psico-fisiche dei bambini. Il nostro obiettivo è quello di insegnate il calcio nel modo più divertente possibile favorendo  l’aggregazione sociale nel rispetto delle “regole” anti Covid-19. Abbiamo 55 bambini iscritti, dai 4 ai 14 anni, che, a causa della pandemia, sono la metà rispetto agli anni passati, suddivisi nelle categorie: Piccoli Amici (di anni 4/5), Primi Calci (di 6/8 anni), Pulcini (9/10 anni), Esordienti (11/12 anni) e Giovanissimi calcio A5 (di 13/14 anni). Nel nostro lavoro quotidiano siamo collaborati da due ex allievi del nostro stesso vivaio: Giovanni Incardona, per la preparazione dei portieri, e il tirocinante Antonio Russo, che allena i bambini della scuola calcio” .   Francesco Grassia