Operazione di Polizia Postale Catania e Centro Nazionale Contrasto Pedo Pornografia online
- di Redazione Il Solidale
- 12 feb 2021
- CRONACA

CATANIA - La Procura Distrettuale e la Procura per i Minorenni di Catania hanno disposto numerose perquisizioni e sequestri, eseguiti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, nei confronti di soggetti indagati a vario titolo per divulgazione di pornografia minorile ed istigazione ad atti di pedofilia. Al momento sono 25 le persone sottoposte ad indagini, di cui 15 minorenni, residenti nella provincia di Catania e di età compresa tra i 14 ed i 25 anni. Le investigazioni sono state svolte dalla Polizia Postale di Catania sotto la direzione del Centro Nazionale Contrasto Pedo Pornografia on-line (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. L’indagine è stata avviata a seguito della denuncia di una donna, madre di un’adolescente allora sedicenne, venuta a conoscenza che su due gruppi WhatsApp circolavano video ed immagini della figlia in pose sessualmente esplicite. La donna ha quindi consegnato spontaneamente il cellulare della figlia gli operatori della Polizia Postale catanese che ha così acquisito, con sofisticate strumentazioni forensi, il contenuto dei gruppi WhatsApp che annoveravano circa 450 iscritti in tutto. Da ciò ha preso spunto un meticoloso lavoro investigativo, finalizzato chiaramente a ricostruire le dinamiche e le eventuali condotte penalmente rilevanti poste in essere dai singoli aderenti ai gruppi, identificando coloro che avevano divulgato o richiesto i video o le immagini di pornografia minorile. Sulla base delle risultanze d’indagine le autorità giudiziarie hanno immediatamente ordinato le perquisizioni, domiciliari ed informatiche, eseguite dalla Polizia di Stato. Decine di minorenni sono stati segnalati alla competente Procura della Repubblica, accusati di aver dileggiato ed offeso gravemente la vittima, personalmente conosciuta da parecchi di loro. I vertici della Polizia Postale e della Questura di Catania fanno sapere che con l’operazione di oggi i poliziotti hanno messo in luce la gravità di un fenomeno delittuoso, quello della diffusione di materiale pedopornografico da parte anche di soggetti adolescenti, nonché altre condotte riconducibili al cosiddetto cyberbullismo. E si rivela infatti numeroso il materiale informatico sequestrato, costituito in gran parte da smartphone, che sarà sottoposto ad approfondite analisi informatiche al fine di confermare le responsabilità di coloro i quali sono attualmente indagati. Salvo Cona
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