Visita al Museo del Grano di Raddusa degli ospiti del SAI "Vizzini Ordinari" coordinato da Gaetana Pagana

  • di Redazione Il Solidale
  • 2 lug 2022
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Visita al Museo del Grano di Raddusa degli ospiti del SAI "Vizzini Ordinari" coordinato da Gaetana Pagana

(Francesco Grassia) RADDUSA. La pregevole iniziativa “Un Giorno al Museo” promossa dalla Pro Loco di Raddusa, presieduta da Andrea Giangrasso, ha riscosso i più ampi consensi di tutte le persone che si sono recate a visitare il Museo del Grano nel giorno stabilito dalla Pro Loco. Tra queste i giovani migranti ospiti del Centro SAI “Vizzini Ordinari” di via Regina Margherita, coordinato dalla dott.ssa Gaetana Pagana i quali hanno aderito di buon grado all’invito e, guidati dalla stessa loro coordinatrice Gaetana Pagana, dai responsabili della Pro Loco e da tutti gli operatori del Centro, hanno trascorso l’intero pomeriggio del 29 giugno scorso a visitare il Museo del Grano, del Pane e dell’antica Civiltà Contadina sito negli ampi locali della ex Cooperativa Agricola “La Cerere”. Il Museo del Grano, del Pane e dell’antica Civiltà Contadina è stato creato, nel lontano 1998, dalla Provincia Regionale di Catania, al tempo presieduta da Nello Musumeci, con l’ausilio del Comune di Raddusa, al tempo guidato da Giovanni Allegra, che con tale operazione hanno voluto salvaguardare l’identità della cittadina di Raddusa già denominata “Città del Grano” e “Principale Granaio della Sicilia”, rendendo fruibili i tesori dell’ormai lontano passato della comunità agricola raddusana. Infatti, dopo che sono stati scartabellati i volumi più antichi e dopo avere ascoltato, soprattutto i tanti racconti degli anziani che sono stati determinanti nel fornire le informazioni per la raccolta degli oggetti poi esposti con il supporto delle appropriate didascalie, sono stati ricostruiti i vari ambienti tipici che si riferiscono all’inizio del secolo scorso. Nel Museo, insieme agli arnesi usati dagli antichi contadini, vi è esposta in bella evidenza una singolare cartellonistica con la quale viene illustrata la storia del grano e l’arte della panificazione. Il Museo è composto da otto ambienti tipici dell’inizio del secolo scorso che sono stati ricostruiti fedelmente con l’esposizione di oltre mille oggetti che al tempo i cittadini stessi hanno donato in comodato d’uso gratuito. Oggi il Museo del Grano è sotto la sorveglianza della Pro Poco che garantisce a tutti i visitatori una guida valida per la visita, com’è avvenuto anche per i giovani migranti ospiti del SAI “Vizzini Ordinari” ai quali la guida ha spiegato  nei dettagli l’uso che si faceva dei vari oggetti esposti. La visita si è conclusa con la più grande soddisfazione di tutti gli organizzatori. Nella foto il gruppo dei visitatori del SAI di Raddusa in visita al Museo.