Presentata la XXXI Sagra del Pistacchio di Bronte Dop. Si svolge da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre e dal 7 al 9 ottobre

  • di Redazione Il Solidale
  • 29 set 2022
  • LAVORO

Presentata la XXXI Sagra del Pistacchio di Bronte Dop. Si svolge da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre e dal 7 al 9 ottobre

(salvo Cona) BRONTE. La Sicilia è l’unica regione italiana dove si produce il pistacchio e Bronte, con oltre 3000 ettari di coltura, ne rappresenta l’area di coltivazione principale, con una produzione dalle caratteristiche uniche che ne fanno un prodotto di nicchia di grande valore. Ed è proprio a Bronte che fervono i preparativi per l’appuntamento più dolce e più verde dell’Etna. Il comitato organizzatore della Sagra del pistacchio, guidato dal sindaco Pino Firrarello e composto dagli assessori Nunzio Saitta e Maria De Luca, con il responsabile della prima area del Comune, Patrizia Orefice, ha già fissato alcune date importanti dell’evento che si svolgerà da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre e da venerdì 7 ottobre a domenica 9 ottobre, quando i visitatori (come da tradizione) potranno assaggiare la grande torta al pistacchio.
Intanto ieri, mercoledì 28 settembre, alle 10.30, nell’incantevole scenario offerto dall’antico ed imponente Castello Nelson, è stata presentata l’attesa XXXI Sagra del pistacchio di Bronte dop, quale occasione per descrivere il programma e per ribadire la bontà del pistacchio verde di Bronte dop, fra i più importanti prodotti agricoli del paniere dell’Etna. Era presente il sindaco Pino Firrarello e gli assessori comunali Maria De Luca e Angelica Prestianni. Presente in videoconferenza, trovandosi a Torino, anche l’assessore Nunzio Saitta. Con loro il segretario comunale Giuseppe Bartorilla ed i capi area del Comune insieme con il responsabile della I area Patrizia Orefice, organizzatrice della manifestazione. Gli assessori, illustrando alcuni aspetti della Sagra, ne hanno evidenziato le caratteristiche. Maria De Luca ha sottolineato l’importanza della manifestazione “La Scuola alla Sagra del pistacchio”, Angelica Prestianni la gioia di organizzare tutto con il covid che fa meno paura e l’assessore Nunzio Saitta i principali aspetti di un programma che vede sabato sera 1 ottobre il concerto di Clementino, tanti spettacoli di grande rilievo e domenica 9 la grande e tradizionale torta al pistacchio da dividere ai golosi visitatori. Ci sarà l’occasione anche per premiare e fare concorsi. Alla presentazione era presente anche il conduttore televisivo Ruggero Sardo che venerdì sera - dopo il taglio del nastro inaugurale, alle ore 18, in viale Catania - condurrà il premio “Pistacchio d’Oro”. Presente anche l’associazione “Zimè Lievitisti siciliani”, non solo organizzatori il 2 ottobre del “Concorso Panettone al pistacchio”, ma abili a dimostrare quanta maestria ci voglia per realizzare un buonissimo panettone. Tanti gli ospiti. Fra le forze dell’ordine c’era il dottoe Filippo Buscema, capo dell’Ispettorato forestale di Catania.
Sarebbero quasi 100 gli stand e di questi tanti offrono pistacchio verde di Bronte in tutti i modi possibili: sgusciato, tostato, nei dolci, nei gelati, nei vasetti, nei torroni e nelle buonissime paste. Nei ristoranti poi il pistacchio si trova anche nei primi e nei secondi, dove, credeteci, il verde frutto dop è in grado di conferire gusto e sapori ineguagliabili. Sarà una grande festa in grado anche di celebrare il connubio fra pistacchio e turismo. Non mancherà modo di promuovere anche l’ambiente, con i percorsi naturalistici che in questi anni il Comune di Bronte ha proposto, come la passeggiata verso monte Ruvolo. Per chi rimarrà fra le mura cittadine saranno tante le attrazioni perché Bronte vanta storia, architettura ed arte con la pinacoteca Nunzio Sciavarrello.
“Abbiamo ripreso questa bella tradizione della Sagra del pistacchio – ha affermato il sindaco Pino Firrarello – Un lavoro complesso ma ben curato. Rendiamo onore a questo frutto piantato dagli arabi che caratterizza la nostra economia agricola. Il ricordo va a l’indimenticato Zino Petronaci che ha avuto l’idea della Sagra. Poi noi l’abbiamo trasformata nell’evento in grado di promuovere l’Oro verde in tutti i modi. Siamo pronti – ha concluso - ad ospitare tutti coloro che vorranno assaggiarlo e divertirsi con noi… Il pistacchio ormai è famoso in tutto il mondo per la sua prelibatezza – ha detto il sindaco Pino Firrarello - E il momento migliore per soddisfare il palato è durante la “Sagra del Pistacchio”, giustamente inserita tra le manifestazioni più popolari organizzate in Sicilia. In quest’occasione le strade del centro di Bronte si trasformano in una enorme vetrina del “Verde pistacchio dop”, attirando golosi e turisti”. Sarà tutto questo la Sagra del Pistacchio di Bronte. Non mancheranno appuntamenti musicali e culturali, le degustazioni ed i concerti serali che sveleremo nei prossimi giorni… Il pistacchio – afferma il sindaco Pino Firrarello - era già conosciuto dai greci e dai romani, ma è entrato a far parte delle coltivazioni agricole in Sicilia solo grazie agli arabi che hanno scoperto che sul territorio di Bronte la pianta su cui effettuare l’innesto cresceva spontaneamente. L’ambiente di coltivazione va dai 300 ai 900 metri sul livello del mare con la pianta che si adatta ad ambienti difficili come i terreni lavici brontesi, dove non cresce nient’altro se non la ginestra, che però a differenza del pistacchio non produce reddito. Coltivazione e raccolta – spiega il sindaco – sono particolarmente faticosi, ma alla fine il verde frutto ripaga certamente i brontesi per la fatica profusa. Il pistacchio di Bronte, infatti, è particolarmente pregiato e ricercato per il suo sapore aromatico e gradevole in pasticceria, in gelateria e per aromatizzare ed insaporire molte vivande”.
Il Pistacchio non è solo sinonimo di dolci, ma nutriente condimento per i primi piatti. Se da una parte la fama delle Pennette al Pistacchio ha fatto il giro della Sicilia per la loro bontà, non meno prelibata è la pasta fresca fatta in casa realizzata con la farina di pistacchio. Paste, torte e gelati sono resi ancor più gustosi con il prezioso frutto dell’Etna che è servito negli anni anche ad inventare prelibatezze nuove. Oltre al favoloso gelato ed all’osannata “torta al pistacchio” (prodotta con pan di Spagna, a volte farcita con uno strato di cioccolata o di nutella che si associano particolarmente al gusto del frutto, e alle gustose “paste di pistacchio” realizzate con la stessa procedura con cui si produce la pasta di mandorle, si fanno sempre più strada il “pesto di pistacchio” a base di solo pistacchio ed olio di semi e la “filletta” al pistacchio, ovvero il tradizionale dolce brontese guarnito del prezioso frutto. Il dolce del pistacchio ed il salato dei secondi piatti più tradizionali riescono a sposarsi nella salsiccia di pistacchio. Preparata all’inizio dai macellai con qualche perplessità, ormai è richiestissima. Del resto la mortadella migliore si condisce con il pistacchio che se è di Bronte e sinonimo di grande qualità. Girando fra gli stand della Sagra o recandovi in qualsiasi pasticceria o ristorante di Bronte troverete tutto e forse di più, in un variegato cocktail di prodotti che però hanno un colore solo: il verde dell’ “Oro” di Bronte.