A Raddusa un Grest tra giochi e divertimento

  • di Redazione Il Solidale
  • 1 lug 2015
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A Raddusa un Grest tra giochi e divertimento

Raddusa. Per rinnovare il tradizionale appuntamento annuale con i ragazzi delle scuole elementari e medie, il Comune di Raddusa, tramite il proprio Assessorato alle Politiche Giovanili guidato dalla vice sindaco Fina Schilirò, ha organizzato il Grest 2015 che ha avuto inizio nei giorni scorsi e si protrarrà fino al prossimo10 luglio.
Il Grest di quest’anno propone ai tantissimi ragazzi iscritti e partecipanti una varietà di iniziative che comprendono attività formative di laboratorio, visite guidate ed altre di puro divertimento come il bagno in piscina e tanti altri giochi sociali e culturali.
“Quest’anno – ha detto all’esordio l’assessore-vicesindaco Fina Schilirò – abbiamo la possibilità di usufruire degli ampi locali della scuola materna di via Rossini, ritenuti idonei per la pratica delle attività ludiche, che si svolgeranno come da programma. Nel corso del grest saranno utilizzate tutte le attrezzature di cui dispone il Comune che sono da considerarsi all’avanguardia nel campo ludico e del puro divertimento”.
I poco più di cinquanta ragazzi che quest’anno partecipano al Grest sono seguiti da un folto gruppo di animatori costituito dai tanti volontari reclutati dall’assessore e vice sindaco Fina Schilirò e da alcuni altri giovani, dell’ex art.23, ora contrattisti precari, che ormai da oltre trent’anni sono in servizio presso il Comune di Raddusa. Ieri l’altro i ragazzi sono stati accompagnati, per una visita guidata, presso l’azienda agricola “Il Gaetello”, che ha sede a pochi chilometri dal centro abitato di Raddusa, dove hanno assistito alle varie fasi di lavorazione per la produzione del formaggio prodotto nell’annesso caseificio. I ragazzi, guidati da un addetto qualificato, hanno seguito i diversi passaggi del lungo percorso che va dalla coltivazione dei terreni, col metodo biologico, alla trasformazione del latte, fornito dagli equini e dai bovini della stessa azienda, e quindi alla produzione dei vari tipi di formaggi. E, per tutti, è stata un’esperienza unica. Francesco Grassia