Credito d’imposta ITS Academy. Intervista a Francesco Pignataro, presidente dell’ITS "Steve Jobs"

  • di Redazione Il Solidale
  • 18 nov 2022
  • LAVORO

Credito d’imposta ITS Academy. Intervista a Francesco Pignataro, presidente dell’ITS "Steve Jobs"

(Salvo Cona) CALTAGIRONE. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in data 10 novembre, ha disposto un particolare provvedimento con cui definisce le modalità di fruizione del credito d’imposta previsto per le erogazioni liberali in denaro, effettuate in favore delle fondazioni ITS Academy, nonché delle altre agevolazioni previste. Grazie a tale provvedimento, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 30 per cento delle somme erogate. La misura è pari al 60 per cento qualora l’erogazione sia effettuata in favore di fondazioni ITS Academy operanti nelle province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale, a cui è affidato il compito di potenziare e ampliare, tramite gli Istituti tecnologici superiori, la formazione professionalizzante nel nostro Paese.
Ne abbiamo parlato con il professore Francesco Pignataro, socio fondatore e presidente dell’ITS "Steve Jobs" dal 2009, l’unico Istituto tecnico superiore in tutto il sud Italia ad offrire corsi di alta specializzazione tecnica post diploma nel campo dell’informatica, dello sviluppo software e della meccatronica. I corsi hanno una impostazione pratica, con 720 ore di tirocinio in azienda. Al termine delle lezioni si consegue il “Diploma di Tecnico Superiore” riconosciuto dal MIUR corrispondente al V livello del Quadro europeo delle qualifiche. La mission della fondazione ITS Steve Jobs è quella di assicurare una formazione di altissimo livello. Lo fanno progettando corsi che formano le figure più richieste dal mondo del lavoro, facendo acquisire competenze pratiche che rendono pronti a lavorare in azienda sin da subito e con un rapporto diretto con le aziende del territorio e nazionali.
Professore Pignataro, qual è il suo parere su questo nuovo credito d’imposta per gli ITS Academy? “Questa è stata una legge di riforma dell’ITS Academy, la cui definizione Academy oggi li distingue dall’Istruzione tecnica superiore di secondo grado, perché spesso queste strutture che sono dei corsi post diploma venivano confuse con l’istruzione tecnica di secondo grado. Adesso, grazie al PNRR saranno fatti investimenti consistenti per i 120 ITS che ci sono in Italia, perché possano diventare dei laboratori e possano acquisire laboratori nei vari settori tecnologici ed essere punto di incontro con le imprese e altro ancora. Queste misure di agevolazione fiscale, rivolta soltanto alle imprese, chiaramente avranno una ricaduta diversa nelle realtà del nord dove esiste un tessuto imprenditoriale sicuramente più robusto, e una minore incidenza nel mezzogiorno d’Italia, nel sud in particolare in Sicilia, perché non è che mancano le imprese, ma perché magari non c’è la cultura di sponsorizzare e sostenere".
Qual è invece il vostro rapporto con le imprese? "Noi – sottolinea il presidente dell’ITS Steve Jobs - abbiamo un buon rapporto con le imprese, perché già esse ci sostengono indirettamente, nel senso che non ci danno dei soldi (almeno nel nostro caso) ma ci forniscono ad esempio alcuni pacchetti di lezioni mettendo a disposizione gratuitamente i loro tecnici, addirittura in alcuni casi gli stessi imprenditori. E quindi si apre comunque una possibilità che noi cercheremo di sfruttare perché sia il governo precedente che questo governo ritengono che l’istruzione tecnica superiore ovvero gli ITS vanno sostenuti economicamente e devono diventare uno strumento per recuperare il gap tecnologico che ha l’Italia, in quanto oggi mancano 175 mila tecnici”.
Quali sono i suoi suggerimenti?
“E’ chiaro che la norma non è al 100% detraibile fiscalmente: al sud proprio per la particolare contingenza economica la norma ha previsto che la parte detraibile sia del 60% che non è poco. Quindi noi ci auguriamo che per le aziende a cui ci rivolgiamo, che sono piccole e medie imprese, questa misura possa essere una buona occasione per sostenerci, al di là del fatto che in questo momento i corsi sono finanziati dalla Regione e dallo Stato. Perchè se noi avremo ulteriori risorse pensiamo di creare delle cose che siano anche innovative per le imprese”. Per esempio? “E’ in corso di attuazione la realizzazione di un campus a Catania dove noi in unico edificio (una palazzina in stile liberty nel cuore della city catanese) andremo a realizzare non solo un servizio di ospitalità per alcuni giovani che viaggiano e vengono dalla Calabria o da Agrigento o da altre parti lontane da Catania, ma anche laboratori innovativi e strutture innovative che possano essere utili alle nostre imprese e ai nostri soci che fanno parte della fondazione”.
Per concludere, professore Pignataro cosa vi augurate? “Ci auguriamo che ci sia un segnale anche dal punto di vista finanziario, perchè significa che se le imprese investono, vuol dire che come scuola stiamo funzionando e stiamo immettendo nel mercato del lavoro giovani che resteranno al sud e non dovranno andare ad arricchire le realtà del nord, rappresentando una importante leva di sviluppo tecnologico e di incremento demografico, perché chiaramente se restano da noi significa che invertiamo la linea di tendenza che i giovani vanno via”.