Il COPE (Cooperazione Paesi Emergenti) celebra il 40esimo anniversario della sua fondazione. L'evento si celebra il 27 gennaio a Catania

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 gen 2023
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Il COPE (Cooperazione Paesi Emergenti) celebra il 40esimo anniversario della sua fondazione. L'evento si celebra il 27 gennaio a Catania

(Salvo Cona) CATANIA. Il COPE (Cooperazione Paesi Emergenti) celebra il 40esimo anniversario della sua fondazione, avvenuta esattamente il 24 gennaio 1983, con una tavola rotonda che si svolgerà a Catania, venerdì 27 gennaio, alle ore 11, presso la “Sala dei Vescovi” dell’Arcivescovado di Catania, in via Vittorio Emanuele II n. 159. Il tema di questo atteso incontro è “COPE: 40 anni di percorsi di Pace – Raccontare il COPE negli anni e prospettive per il futuro”.
Il programma prevede l’apertura dei lavori a cura del Presidente del COPE, Michele Giongrandi, per poi affrontare l’argomento “Il COPE accanto ai più fragili, l’esperienza del progetto “Ricomincio da Te”; seguirà “Il Teatro sociale e l’esperienza dell’Associazione “Mettiamoci in gioco”, partner del progetto “Ricomincio da Te”; e subito dopo la proiezione di un estratto dello spettacolo di Teatro sociale “Respiro” (Ricomincio da Te) sarà il momento delle testimonianze di cooperanti espatriati e collaboratori locali dai PVS. Modera il direttore del COPE, Manuele Manenti.
In merito a questo evento, il presidente del COPE, Michele Giongrandi, afferma che “il COPE fu fondato da un quarantina di soci spinti dalla voglia di pace e di diritti. Oggi, oltre ai soci, ci sono centinaia di simpatizzanti e amici. Il nostro impegno è continuo e maggiore, perché ci rendiamo conto che dobbiamo ancora abbattere i muri e la paura verso l’altro, visto quasi come un nemico, senza comprendere che la diversità è una ricchezza e va valorizzata. Quindi, bisogna lavorare di più per fare rispettare i diritti degli ultimi, il diritto all’infanzia, all’istruzione, alla salute e alla sanità. Per esempio - sottolinea il presidente Gingarndi - lavoriamo molto a livello locale e nelle periferie delle grandi città, soprattutto a favore dei bambini disagiati, contro la dispersione scolastica. Anche se i nostri propositi sono sempre quelli di impegnarci affinchè i governi possano modificare le leggi e non esser ciechi rispetto ai bisogni delle fasce più deboli che invece vanno tutelate, da nord a sud e a livello mondiale: noi siamo impegnati in Italia, in Albania, ma anche in Africa, dove c’è una nostra maggiore presenza: Madagascar, Tanzania, Tunisia, Guinea Bissau, ecc. Inoltre siamo presenti e operiamo anche in altre parti del mondo, come Perù e Cambogia”.