Palermo. Progetto "RETE" della FIGC: da calciatori partecipano anche i giovani beneficiari dei centri del progetto SAI gestiti dal Consorzio Umana Solidarietà

  • di Redazione Il Solidale
  • 2 mar 2023
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Palermo. Progetto "RETE" della FIGC: da calciatori partecipano anche i giovani beneficiari dei centri del progetto SAI gestiti dal Consorzio Umana Solidarietà
(Salvatore Cristiano) PALERMO. Dal 2 Febbraio diversi ragazzi accolti nelle nostre strutture di Palermo insieme ad altri provenienti da altre strutture cittadine stanno partecipando al Progetto “RETE” della Federazione Italiana Gioco Calcio. Una iniziativa che coinvolge l’intero sistema SAI Nazionale che consentirà ai ragazzi minori non accompagnati inseriti nel sistema di accoglienza di cimentarsi nella pratica dello sport probabilmente più praticato al mondo: il Calcio.
La FIGC Siciliana ed in particolare l’articolazione provinciale, attraverso l’opera incessante ed appassionata del dirigente Nucatola e del tecnico Mirabile seguono con professionalità l’evolversi del progetto sia dal punto di vista organizzativo che tecnico. Questi ultimi sono supportati costantemente da uno degli operatori dell’integrazione del Consorzio Umana Solidarietà, Mario Giordano. I progressi dei giovani atleti impegnati che sono seguiti stabilmente  e con passione da nostri operatori sono già evidenti.
Essendo il progetto rivolto a ragazzi che abbiano particolari doti calcistiche e che manifestino particolare talento in questa disciplina, abbiamo svolto, coinvolgendo tutti i ragazzi delle nostre strutture, una serie di allenamenti propedeutici e una serie di partite tra i nostri ospiti, e,  prima dell’inizio del progetto, una gara che ha visto impegnate la squadra dei ragazzi e quella degli operatori del Consorzio Umana Solidarietà. Pomeriggio memorabile, all’insegna del puro divertimento e del piacere di stare insieme. Per la cronaca il risultato della partita non è stato reso noto, i ragazzi accusano gli operatori di averlo insabbiato!
Uno degli scopi principali del progetto, è quello di agevolare l’inserimento sociale dei ragazzi attraverso il coinvolgimento delle società società dilettantistiche  e professionistiche  del territorio affilate.
La FGCI ha messo a disposizione con la collaborazione di una importante società Palermitana, il Calcio Sicilia, gli impianti sportivi ed effettuerà a sua cura le visite mediche per l’attività agonistica e in una seconda fase fornirà anche materiale tecnico ai ragazzi alla Federazione Calcistica.
I 13 ragazzi (dei quali 11 accolti tra le strutture SAI Finocchiaro Aprile, SAI Re Federico 1 e SAI Re Federico 2, e gli altri 2 accolti nelle strutture SAI La Mimosa e Sai al centro del Mondo) insieme ad un altra decina di ragazzi ospiti del Progetto SAI Palermo, stanno vivendo con passione partecipazione e sano agonismo, lo svolgersi del progetto, nel quale vengono curati oltre che la parte sportiva, la parte disciplinare e comportamentale. La coesione, la complicità e la solidarietà tra i ragazzi impegnati cresce a vista d’occhio di pari passo con i progressi tecnico tattici.
Il progetto RETE prevede dopo una prima fase di allenamenti, la formazione di una o due squadre che rappresenteranno l’intero SAI 727 di Palermo al fine di partecipare ad un torneo che prevede una fase interprovinciale, Regionale, e Nazionale. Alle squadre allestite, con la finalità di favorire l’integrazione dei giovani, saranno aggregati giovani italiani pari età, tesserati per società affiliate alla FGCI.
Siamo certi che al termine degli allenamenti le squadre allestite che prenderanno parte al torneo, rappresenteranno adeguatamente il Progetto SAI 727 e dal punto di vista della correttezza, obiettivo primario della nostra partecipazione e dal punto di vista agonistico- sportivo.
"Auguriamo ai ragazzi - afferma la dottoressa Manuela Caporarello, coordinatrice del Progetto SAI 'Finocchiaro Aprile - che partecipano al progetto di ottenere quei risultati che gli consentano di andare avanti nella competizione, così da poter avere l’opportunità di viaggiare per la Sicilia e perché no anche oltre lo stretto, così da conoscere, attraverso il progetto nuovi luoghi e di poter apprezzare le bellezze della nostra terra."