Niscemi e la festa in onore di San Giuseppe, fra "Avutari" e "luminarie", ogni 18 e 19 marzo

  • di Redazione Il Solidale
  • 20 mar 2023
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Niscemi e la festa in onore di San Giuseppe, fra "Avutari" e "luminarie", ogni 18 e 19 marzo
(Alberto Drago) NISCEMI. San Giuseppe, si festeggia annualmente in città il 18 e 19 marzo con l’allestimento per voto dei tradizionali  “Avutari” frutto di sentimenti di religiosità popolare e tradizione, creatività e devozione  e ringraziamento o “Patriarca" per grazie ricevute in famiglia come guarigioni da malattie, riappacificazioni tra coniugi e fidanzati e risanamenti economici per annate agrarie andate male. 
Gli altari vengono allestiti con al centro la statua del Santo, veli, e luci e sui quali vengono posti, pane contenente sacri simboli, pasta con vari condimenti, dolci, prodotti tipici locali, primizie, turruni, giurgiulena, pastaforti, cicirata, pagnuccata, mastazzoli, formi ri mustata, cotognata, marmellate e frutta, parte dei quali vengono donati alla parrocchia San Giuseppe di cui è parroco don Rocchelio Giuliana per essere distribuiti alle famiglie bisognose.
Ieri a mezzogiorno, sono state aperte le porte dei locali con la benedizione del sacerdote nei quali al piano terra delle abitazioni sono stati allestiti gli altari.
Negli incroci dell’abitato e vicino agli altari ieri pomeriggio alle 18 sono state accese le luminarie costituite da fascine di legna accatastate.
Luminarie che sono simbolo di aggregazione e socializzazione dei residenti nei vari quartieri e delle famiglie che hanno allestito gli altari e che radunandosi attorno al fuoco in onore del Santo, mettono sulla brace ricavata dai tradizionali falò carciofi,  salsiccia e carne da offrire in degustazione ai visitatori, in segno di condivisione e partecipazione alla gioia della festa.
Gli altari sono stati visitati dalla popolazione e dai turisti per tutta la notte.
Al centro di ogni altare vengono collocati le statue di San Giuseppe, una bibbia, ed anche la Madonna e Gesù bambino, nonché pane a forma di bastone di San Giuseppe, decorato con un giglio. 
Sugli altari vengono posti anche la frutta secca, fave, piselli, asparagi, frittate di uova, di cuori di carciofo, patate, di ricotta, pesce e polpette di carne. 
E’ particolare pure la veglia notturna del 18 marzo in attesa dell’arrivo della "farfalla", che è segno di buon auspicio e speranza.
Oggi a mezzogiorno hanno pranzato davanti gli altari i "Santi", tre persone scelte tra le famiglie bisognose che rappresentano Gesù bambino, la Madonna e San Giuseppe. 
Nel primo pomeriggio di oggi, 20 marzo, è prevista a conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo nel piazzale antistante la chiesa di San Giuseppe l'Asta di beneficienza dei doni provenienti dagli altari.