Ci apprestiamo a vivere uno dei Natali più significativi per il mondo della cristianità, perché ricade nell’anno che Papa Francesco ha dedicato alla Misericordia, con l’indizione di un Giubileo straordinario che porterà a Roma milioni di pellegrini. In questi mesi, la “cometa” che orienterà i nostri passi, così come fece duemila anni fa con i magi che andarono ad onorare il “Messia”, ci condurrà ad un valore inestimabile: il perdono. Misericordia di cui il mondo di oggi, attraversato da perenni “conflitti”, ha tanto bisogno per uscire dalla sabbie mobili in cui è finito. Amare il prossimo è un atto molto difficile per tutti noi, ma dobbiamo sforzarci come fece il figlio del falegname di Nazareth che è venuto al mondo per caricarsi i peccati di tutti noi. Questo Natale, pertanto, sia per tutti un tempo propizio per rivolgere uno sguardo fraterno e soprattutto di carità agli emarginati, afflitti, oppressi, diseredati e a coloro che mettono a rischio la loro stessa esistenza per riacquistare libertà, diritti e benessere. Con questi sentimenti, la nostra redazione e il Centro Studi C.E.S.T.A augurano a tutti voi di vivere questa periodo natalizio in “perfetta letizia”, auspicio francescano più attuale che mai per i nostri tempi. Il giornale tornerà operativo giorno 27 dicembre. M.G.