Raddusa. La comunità si prepara a celebrare i tradizionali riti religiosi della Settimana Santa

  • di Redazione Il Solidale
  • 20 mar 2024
  • CRONACA

Raddusa. La comunità si prepara a celebrare i tradizionali riti religiosi della Settimana Santa

Raddusa. La città si prepara a celebrare i tradizionali riti religiosi della Settimana Santa che include momenti di grande partecipazione popolare caratterizzati anche e soprattutto dalla presenza di numerosi emigrati che giungono per assistere alle varie manifestazioni che si realizzano. Per l’intera Settimana Raddusa tornerà a rivestirsi di quella particolare bellezza che non è stata mai una bellezza esteriore ma interiore, in quanto la Settimana Santa propina sempre un significato molto profondo proveniente dai sacri e magici riti religiosi che, durante la settimana, e trova il momento ideale per potersi manifestare a tutti liberamente. Le festività della Santa Pasqua avranno inizio, come da programma, con la “Domenica delle Palme”, che sarà celebrata il 24 marzo prossimo presso la Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione, con la benedizione delle palme e delle ramette di ulivo che, come avvenuto negli ultimi anni, si svolgerà, prima della Santa Messa, nella piazzetta del Villaggio San Nicolò, da dove la gran massa dei fedeli festanti, con in mano le palmette realizzate ad arte ed intrecciate con i rami di ulivo in segno di augurio, darà vita alla processione che si concluderà nella vicina Chiesa Immacolata Concezione dove sarà officiata la solenne celebrazione Eucaristica a cura del Parroco Don Mauro Ciurca. Con la “Domenica delle Palme” avranno quindi inizio i riti veri e propri della Settimana Santa che nella Città del Grano è particolarmente sentita da tutti i cittadini. Poi tra i riti che saranno seguiti con il più alto misticismo religioso segnaliamo: la “Cena del Signore”, e la “Lavanda dei Piedi” che saranno effettuate nella serata di giovedì 28 marzo nella stessa Chiesa Immacolata Concezione; la processione verso il monte Calvario, con la Crocifissione di  Gesù, che si svolgerà venerdì pomeriggio dopo la celebrazione dei sacri riti religiosi; quindi, dopo la deposizione di Gesù dalla Croce, si svolgerà la processione, per le vie della città, dei simulacri del “Cristo Morto” e della “Madonna Addolorata” accompagnati dai lamenti del “Coro dei Ladanti” e dalle dolenti note della locale banda musicale. Quello che si celebra a Raddusa è un Venerdì Santo che assume un fascino tutto particolare poichè contiene un  misto di bellezza e sobrietà. Si tratta di un momento di preghiera e di riflessione che coinvolge l’intera comunità al seguito della “Vara” del “Cristo Morto” appena deposto dalla Croce, seguito dalla “Madonna Addolorata”. Poi il sabato notte, a partire dalle ore 22,30, sarà effettuata, nella Chiesa Immacolata Concezione, la Veglia Pasquale che culminerà con la Resurrezione di Gesù. La conclusione delle festività Pasquali avverrà, secondo la  tradizione, nel pomeriggio della Domenica di Pasqua con la rappresentazione della “Giunta”, cioè l’incontro tra “Gesù Risorto” e la “Madonna”, che si svolgerà nella piazza principale della città, alla presenza di una indescrivibile folla di fedeli che, in segno di giubilo, sventoleranno fazzoletti bianchi. La “Giunta” sarà seguita dalla processione dei simulacri di “Gesù Risorto” e della “Madonna” per le vie principali della città, accompagnati dalle allegre note della locale banda musicale e dai fedeli in festa.
Nelle due foto di Santo Pellegrino vediamo un momento del Venerdì Santo, con il Cristo Morto portato a braccia, e un momento della “Giunta” dello scorso anno. (Francesco Grassia)