Niscemi. Celebrata ieri la XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie all’I.I.S. "L. Da Vinci"

  • di Redazione Il Solidale
  • 21 mar 2024
  • CRONACA

Niscemi. Celebrata ieri la XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie all’I.I.S. "L. Da Vinci"
Niscemi. Ricorre oggi la “XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, e ieri, è stata celebrata all’Istituto d’istruzione superiore “Leonardo Da Vinci” della città diretto dalla professoressa Rosalba Marchisciana,  con la partecipazione delle classi  1E, 1F, 2E, 4E e 5E del Liceo delle Scienze Umane.
L’iniziativa, organizzata dal prof. Enzo Traina, ha avuto la finalità di restituire il diritto della memoria a coloro i quali è stato negato il diritto alla vita e di creare una maggiore consapevolezza su cosa sono e cosa fanno le mafie nei vari territori.
Con l’uso di clip e documenti, sono state trattate le varie attività illegali esercitate dalle mafie, quali  il traffico di droga e di armi, le estorsioni,  l’usura, la compravendita di voti elettorali, lo smaltimento illecito di rifiuti e di sostanze pericolose, le contraffazioni, la tratta di esseri umani, lo sfruttamento della prostituzione, della manodopera, il traffico di organi, il contrabbando e le scommesse clandestine), incluse quelle apparentemente legali, che possono celare altre attività illecite, quali il riciclaggio del denaro, gli investimenti nell’edilizia e negli appalti pubblici, nella sale da gioco e nelle slot machine, nei ristoranti ed alberghi, nelle partecipazioni multinazionali e nella grande distribuzione, inclusi i mercati ortofrutticoli.
L’incontro ha consentito pure di fare comprendere agli studenti come sono strutturate le mafie, le differenze tra la struttura piramidale di Cosa Nostra con quelle ad arcipelago della Camorra campana e ad albero della Ndrangheta calabrese.
Si è parlato anche delle 5 mila vittime di Cosa Nostra ed anche dei morti ammazzati per mano mafiosa a Niscemi, con una sintesi storica dell’evoluzione della criminalità organizzata, ovvero della Banda Parachiazza (dopo l’Unità d’Italia), della banda Canaluni - Rizzo (nel dopoguerra), e fino ai due gruppi mafiosi della Stidda e Cosa nostra in lotta tra loro fino agli anni 90 per il predominio sul territorio, nonché dei due scioglimenti del Consiglio comunale avvenuti per sospette infiltrazioni mafiose e fino ai tempi attuali e con la speranza che le nuove generazioni, possano guardare al futuro con un sempre maggior impegno contro le mafie, la corruzione, la violenza e le ingiustizie. (Alberto Drago)