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(VIDEO) Grammichele: un flash mob di solidarietà a difesa delle donne afgane. Coinvolte le ospiti del centro di Grammichele del Progetto SAI/Siproimi "Vizzini ordinari", il Progetto SHUBH e il Comune di Grammichele

  • di admin
  • 7 set 2021

(VIDEO) GRAMMICHELE. In piazza Carlo Maria Carafa, un flash mob di solidarietà a favore del popolo afgano soprattutto per le donne che sono in grave pericolo e per far sapere che non sono sole e hanno la solidarietà e la vicinanza delle donne italiane. A promuoverlo, martedì mattina, sono stati il centro di Grammichele del Progetto SAI/Siproimi "Vizzini ordinari" che ospita donne migranti, gestito dalle Cooperative sociali "Opera Prossima" e “San Francesco”), i responsabili del Progetto SHUBH della Integra Corner (Cgil) del Calatino e l'assessorato alle Pari opportunità del Comune di Grammichele.
Si è trattato di un gesto simbolico e di una mobilitazione silenziosa nel rispetto di donne, ragazze e bambine che in Afghanistan stanno attraversando momenti difficili, di violenza e deprivazione e che vedono il loro domani privo di possibilità nel proprio paese di origine, in cui il potere è stato assunto dai talebani.
Hanno partecipato, tra gli altri, Martina Novello (Coordinatrice del centro  di Grammichele del Progetto SAI/Siproimi "Vizzini ordinari"), Natasha Palermo (assessore alle Pari opportunità del Comune di Grammichele) e il sindacalista della Cgil, Francesco D’Amico, che rappresentva Integra Corner e più precisamente il Progetto SHUBH alla quale hanno aderito le Cooperative sociali "Opera Prossima" e “San Francesco”.
Francesco D’Amico ha detto di essere lì “per manifestare solidarietà e preoccupazione per la drammatica situazione che sta vivendo il popolo afgano e nei prossimi giorni, come progetto Shubh, avvieremo degli incontri con i comuni capofila dei progetti SAI al fine di potenziare la rete dell’accoglienza e dell’integrazione”.
Natasha Palermo ha spiegato che si è voluto manifestare contro quello che ha definito "uno straziante epilogo a danno delle donne afgane che spero, fuggendo da queste situazioni di violenza e di odio, possano qui trovare la libertà che meritano”.
“Sappiamo tutti quello che stanno vivendo le donne in Afghanistan ­–ha dichiarato Martina Novello-. E il nostro scopo è quello di sensibilizzare la comunità di Grammichele, ma non solo, per aiutare queste donne. Come si vede oggi, assieme a noi donne italiane, ci sono anche le ospiti del nostro centro SAI… anche loro con esperienze personali di diritti violati… che avendo compreso la gravità di cosa sta accadendo alle donne in Afghanistan hanno deciso di essere qui con noi, a manifestare”.    Salvo Cona