Ospedale “Basso Ragusa” di Militello. Eseguito il primo prelievo multiorgano da donatore a cuore fermo.

  • di Redazione Il Solidale
  • 31 lug 2025
  • CRONACA

Ospedale “Basso Ragusa” di Militello. Eseguito il primo prelievo multiorgano da donatore a cuore fermo.
(Salvo Cona) MILITELLO V.C. Eseguito presso l’Ospedale “Basso Ragusa” di Militello il primo prelievo multiorgano da donatore a cuore fermo (Dcd - Donation after Cardiac Death), ovvero con accertamento del decesso secondo criteri cardiologici.
La donatrice, una donna di 71 anni ricoverata da circa un mese in Terapia Intensiva per una grave ischemia cerebrale, è stata sottoposta a un percorso di desistenza terapeutica in conformità con le norme vigenti. Il decesso è stato accertato mediante monitoraggio elettrocardiografico continuativo di 20 minuti, come previsto dal protocollo nazionale per la donazione Dcd.
«La donazione è un gesto di alta responsabilità civile e solidarietà umana, che deve continuare a guidare le nostre azioni, in ogni ambito, dalla donazione di organi a quella di sangue - afferma il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio -. È una cultura che siamo tutti chiamati a sostenere e promuovere, anche come Sistema sanitario. L’introduzione di tecniche innovative, come il prelievo da donatore a cuore fermo, va esattamente in questa direzione, in modo da offrire nuove opportunità di cura, rendere possibile la speranza, rafforzare il senso di comunità».
Il processo di donazione è stato gestito dall’Uoc di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Militello, diretta da Gianluigi Morello, con il supporto del Dipartimento di emergenza, diretto da Giuseppe Rapisarda; della Direzione Medica del Presidio, guidata da Giacoma Di Martino; e della coordinatrice aziendale per i trapianti, Maria Luisa Granata, in stretta collaborazione con il Centro Regionale Trapianti, coordinato da Giorgio Battaglia.
L’intera procedura è stata costantemente condiviso con la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria dell’Asp di Catania, che hanno seguito con attenzione tutte le fasi del percorso.
«Desidero esprimere un sincero ringraziamento a tutti gli operatori coinvolti, per la competenza, la sensibilità e il senso di responsabilità con cui hanno affrontato ogni fase del percorso - sottolinea il direttore sanitario, Giuseppe Angelo Reina -. È grazie a loro se oggi possiamo celebrare un risultato così significativo».
Prelevati il fegato, i reni e le cornee. Fondamentale per la buona riuscita dell’intervento è stato l’impiego della tecnica Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana), che ha garantito l’adeguata perfusione degli organi dopo l’arresto cardiaco, rendendoli idonei al trapianto. I pazienti che hanno ricevuto gli organi stanno bene e stanno proseguendo nel loro percorso di recupero. Le cornee, invece, sono state trasferite alla Banca degli Occhi del Veneto.
«Questo intervento dimostra, ancora una volta, l’efficacia della rete trapiantologica siciliana - dichiara Battaglia -. La collaborazione tra strutture, territori e professionalità diverse è il vero motore che consente di trasformare la donazione in una concreta possibilità di vita per altri».
L’intervento è stato eseguito da un’équipe specializzata dell’Uoc di Chirurgia Addominale dell’Ismett di Palermo, guidata da Ivan Vella, con il supporto anestesiologico di Tania Gullotta e la collaborazione del personale infermieristico del Blocco operatorio e della Terapia Intensiva dell’Ospedale di Militello, con il coordinamento infermieristico di Franco Caminito e Lucia Lo Faro.
Il prelievo delle cornee è stato effettuato dall’équipe dell’Uoc di Oculistica dell’Ospedale “Gravina” di Caltagirone, diretta da Salvatore Sileci.
Questa donazione rappresenta un traguardo di grande rilievo per l’Ospedale di Militello, un con e per l’intera rete trapiantologica siciliana, confermando l’elevato livello di professionalità, coordinamento e dedizione degli operatori sanitari coinvolti.