Riaperta al pubblico camera tortura Carcere Borbonico di Caltagirone

  • di Redazione Il Solidale
  • 1 ago 2017
  • CULTURA

Riaperta al pubblico camera tortura Carcere Borbonico di Caltagirone

Aperta al pubblico la camera tortura del Carcere Borbonico di Caltagirone: si trova a piano terra e finora è stata inaccessibile. Si tratta di due ambienti, separati da un arco: uno riservato alla Corte di Giustizia, l’altro destinato alle torture, raggiungibili attraverso un passaggio segreto che si apre sullo scalone principale dell’immobile. Quella proposta è un’ipotesi di ricostruzione dell’assetto originario, effettuata dal consulente per le attività culturali, il prof. Giacomo Pace Gravina, e basata sulla relazione dell’architetto Natale Bonaiuto, autore del progetto del Carcere, risalente alle fine del 1700.

Il locale era destinato all’esperimento della tortura giudiziaria: secondo l’antica procedura penale, essa era il sistema comunemente ammesso per ottenere la confessione dell’imputato. Lo strumento utilizzato era la corda, che consisteva nel sospendere a mezz’aria il “paziente”, strattonandolo per procurargli dolore e indurlo così ad ammettere le proprie responsabilità. La nuova illuminazione della Camera della tortura è stata donata dalla ditta Sicurtel di Antonio Bellassai.

La ricostruzione dell’ambiente contribuisce fortemente a far comprendere la vera natura dell’antico edificio e a farne riscoprire l’originale destinazione. Il lavoro era stato avviato dall’ex assessore alle Politiche culturali e delle Tradizioni, Vito Dicara.

Sono state inoltre predisposte, dal prof. Pace Gravina, le didascalie, in italiano e inglese, che illustrano la destinazione originaria dei diversi ambienti dell’immobile, come ad esempio il grande carcere criminale, il carcere femminile e la sala per le udienze della Corte Capitaniale.

“In questo modo – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – si rivitalizza la già apprezzata offerta culturale e turistica dei Musei civici. Mettere in luce alcune sale del Carcere Borbonico o rendere più comprensibile e apprezzabile la visita di altre significa, infatti, compiere un’operazione di valorizzazione dello storico edificio, capace di suscitare suggestioni intense”.

Foto articolo: Proloco Caltagirone Unesco World Heritage (Facebook)