Raddusa, Laboratorio dello Sprar per gli ospiti stranieri
- di Redazione Il Solidale
- 14 ott 2018
- CRONACA

Nei trascorsi mesi di Agosto e Settembre i giovani migranti ospiti dello Sprar di Raddusa hanno frequentato un laboratorio culturale della durata di 80 ore che si è concluso nei giorni scorsi tra la soddisfazione generale degli organizzatori e dei partecipanti. Lo scopo del laboratorio, dal titolo “Lo Sprar nella Terra dei Grani”, è stato quello di guidare i ragazzi verso la conoscenza del territorio che li ospita, attraverso la ricerca e l’esplorazione, visto come risorsa naturale , produttiva ed artistica. A guidare il percorso laboratoriale dei giovani migranti sono state la neo dott.ssa Cristina Pagana e la giovane Floriana Pittà che hanno articolato le attività in tre fasi. Nella prima fase, quella introduttiva, svoltasi nell’aula ricreativa dei locali di via Regina Margherita, sede dello Sprar, è stata tenuta una varietà di lezioni teoriche sul territorio; nella seconda fase sono state effettuate visite guidate all’interno della città di Raddusa, con puntate alla “Chiesa Madre Immacolata Concezione”, all’antico “Bevaio Acqua Nova”, al “Museo della Civiltà Contadina”, al “Museo del Te”, all’Aula Consiliare del “Palazzo di Città”, alla “Pinacoteca” ed alla “Biblioteca” del Comune, e infine è stata visitata la mostra fotografica dal titolo “Il Grano e il Nostro Territorio” allestita dal fotoamatore Santo Pellegrino. Nella terza fase, in diverse puntate, sono state effettuate le previste visite turistiche, sempre guidate, miranti alla conoscenza del territorio circostante, che hanno portato i giovani: alla “Diga Don Luigi Sturzo” di contrada Ogliastro, alla “Azienda Agricola Currao” di contrada Albospino, alla “Torre di Federico” ed alla “Chiesetta dedicata alla Madonna di Fatima” site entrambe nella stessa contrada Alabospino, e alla “Azienda Viti Vinicola” di Rosario Bommaci e figli. La conclusione dei lavori ha riguardato la realizzazione di diversi cartelloni effettuati dai giovani che hanno partecipato al laboratorio, nati dalle generali discussioni sulle visite svolte nei due mesi in cui sono stati impegnati. Infine le due responsabili dello Sprar, Gaetana Pagana e Nunziella Lingenti, hanno ringraziato: le famiglie Currao e Bommaci per avere aperto le porte delle proprie aziende; Don Pietro Mannuca per avere accolto i ragazzi nella Chiesa Immacolata Concezione; il fotoamatore Santo Pellegrino, per avere illustrato ai ragazzi i vari settori della mostra fotografica da lui stesso allestita con il titolo “Il Grano e il Nostro territorio”; il maestro Contarino per avere guidato i ragazzi nella visita alla Pinacoteca ed al Museo della Civiltà Contadina e le due Tutor Cristina Pagana e Floriana Pittà per avere accompagnato i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio nel percorso di una esperienza volta a far maturare in loro il senso di appartenenza al territorio nella sua dimensione storica, culturale e ambientale. Nella fotografia la visita dei migranti all’Azienda Viti Vinicola di Rosario Bommaci e figli con la giovane Morena Bommaci che illustra l’attività dell’Azienda.
Francesco Grassia