Raddusa e le sue precauzioni contro il contagio da Coronavirus. Autorità e raddusani insieme.
- di Redazione Il Solidale
- 7 mar 2020
- CRONACA

RADDUSA – C’è il coronavirus? E allora? Aiuto e “si salvi chi può”. Restare tutti a casa in quarantena o magari in ufficio ma in totale isolamento. Scuole chiuse; associazioni sportive e del tempo libero chiuse; vietate le feste popolari, quelle religiose e tutti i tipi di manifestazioni pubbliche. Per i cittadini raddusani è cambiato il bioritmo delle giornate. E così, per tutti loro, l’agenda giornaliera si è trasformata in un diario semi serio su cui registrare un periodo da ricordare. Il panico da epidemia si è intrecciato con la paura di essere contagiati da questo implacabile killer chiamato “coronavirus” che molti hanno paragonato alla “spagnola” del primo ‘900 ed al “colera” degli anni settanta. Sono giorni in cui la parola “coronavirus” rimbalza più che una palla pazza tra tv, radio, giornali e social per cui la soglia di allerta ha già oltrepassato i confini e quindi, sull’imperversare del problema e sulle misure da adottare per la prevenzione del “Covis-19”, si è tenuta nei giorni scorsi, presso la sala consiliare del Comune di Raddusa, un’apposita ed ennesima riunione delle autorità preposte. Tra i presenti: l’assessore comunale alla Sanità Giuseppe Occhipinti, organizzatore dell’iniziativa, con i colleghi Serafina Schilirò e Simona Maria Incardona; il consigliere Salvatore Christian Parlacino; il Comandante della Stazione Carabinieri Maresciallo Pasquale Todisco; l’ispettore di Polizia Municipale Aldo Sirna; il farmacista dott. Alfio Aiello; l’analista dott. Nuccio Moschetti con i medici di famiglia Dottori: Salvatore Siroti, Alfio Granata, Francesco Frazzetta e le sorelle Concetta e Rosa Allegra, medici che operano in Guardia Medica. Alla conclusione di un lungo dibattito l’assemblea ha aggiornato il documento, redatto ed approvato in sintonia dagli assessorati alla Sanità e alla Protezione Civile del Comune di Raddusa, guidati rispettivamente da Giuseppe Occhipinti e Simona Maria Incardona, al quale è stata data la necessaria diffusione mediante la pubblicazione all’albo pretorio del Comune e mediante l’affissione su tutti i locali pubblici della città. Con tale documento i cittadini sono invitati ad osservare tutte le norme precauzionali di cui all’Ordinanza contingibile e urgente n°1 emanata dal Presidente Regionale On. Nello Musumeci il 25 febbraio scorso. Il nuovo documento è stato pubblicato unitamente al decalogo ufficiale dei comportamenti da seguire. Con lo stesso documento poi, nel pieno rispetto del Decreto emanato dal Governo Nazionale, si ordina la chiusura di tutte le associazioni locali sportive e del tempo libero che restringe i confini della quotidianità di tutti i cattadini raddusani e soprattutto dei pensionati. Nella fotografia di Santo Pellegrino si nota la piazza Umberto I° deserta a causa della quarantena. Francesco Grassia