Z.E.S.: Paolo Ragusa, vice presidente MCL Catania: "Bene! Ma per Mineo e Calatino si faccia di più"

  • di Redazione Il Solidale
  • 18 giu 2020
  • CRONACA

Z.E.S.: Paolo Ragusa, vice presidente MCL Catania: "Bene! Ma per Mineo e Calatino si faccia di più"

CATANIA - “Accogliamo con soddisfazione la firma da parte del Ministero per il Sud dei decreti che istituiscono le Zone Economiche Speciali per la Sicilia. Adesso auspichiamo che tale strumento diventi veramente un’occasione di sviluppo integrato, attraendo nuovi investimenti che potrebbero dare ossigeno alla già sofferente economia del nostro comprensorio: il Calatino-Sud Simeto”. Così il vice presidente provinciale MCL Catania, Paolo Ragusa, esprime il proprio compiacimento sull’istituzione delle Zes per la Sicilia, in particolare in Sicilia orientale. Come si ricorderà, quando quasi nessuno credeva che potesse esserci la possibilità reale che il comprensorio calatino potesse essere incluso nella Zes, Paolo Ragusa si fece subito portavoce di questo territorio e fautore, con il Movimento Cristiano Lavoratori, di una serie di iniziative che avevano l’unico scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto amministratori locali, regionali e tutta la classe politica, quale espressione di questo popoloso territorio, dove insistono ben 15 Comuni. Anzi è lui stesso a sottolineare e rammentare che “ad Agosto 2019, mentre i più erano in ferie, noi eravamo a manifestare in Prefettura, a Catania. Ora, però, la ZES - Zona Economica Speciale - interessa anche il Calatino e siamo soddisfatti: però per Mineo e il comprensorio si deve fare di più! In attesa di vedere dei sicuri benefici per il futuro, già oggi i disoccupati hanno bisogno di lavoro. Troppi giovani stanno emigrando e il nostro territorio sta diventando un deserto”Nell’agosto 2019, nell’organizzare un sit-in, Paolo Ragusa motivò tale iniziativa sostenendo che si voleva chiedere “a S. E. il Prefetto di Catania di sensibilizzare le Amministrazioni locali per la presentazione delle istanze e l'Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana per valutare le stesse con la dovuta attenzione… perché il Calatino Sud-Simeto è stato messo in ginocchio da una gravissima crisi occupazionale nel sistema dell'accoglienza dei migranti e, ora, non può essere abbandonato al proprio destino”. Peraltro, si doveva fare presto perché l’8 settembre 2019 scadeva il termine di presentazione delle istanze per assegnare ulteriori 462 ettari di Z.E.S., confidando nel fatto che se gli amministratori locali si fossero mossiquesta volta Caltagirone, Mineo e gli altri Comuni del comprensorio" potevano "essere recuperati”. Ciò alla luce della precedente “delusione” dovuta alla prima esclusione dei Comuni del Calatino-Sud Simeto dalla Z.E.S. (Zona Economica Speciale) della Sicilia Orientale che spinse proprio il vice presidente provinciale MCL di Catania a non mollare e “continuare la nostra mobilitazione, per sensibilizzare i Sindaci e il Governo regionale” affinché si riparasse a quello che Paolo Ragusa definì allora “un grave torto al territorio del Calatino-Sud Simeto e alla sua popolazione”. Ci si attende, infine, una proficua sinergia e una lungimirante concertazione fra le istituzioni e tutte le realtà produttive, economiche e sociali del comprensorio calatino, affinchè si possa al più presto beneficiare dei vantaggi derivanti dall’istituzione della ZES che altrimenti rischia di rimanere solo un atto istituzionale e nient’altro che un pezzo di carta. E per il nostro territorio anche l’ennesima occasione perduta. (Nella foto d'archivio, un momento del sit-in svoltosi davanti alla Prefettura di Catania, nell'agosto 2019).  Salvo Cona

 

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