Masseria confiscata: a breve i lavori di recupero, con oltre 1,3 milioni di euro

  • di Redazione Il Solidale
  • 4 set 2020
  • CRONACA

Masseria confiscata: a breve i lavori di recupero, con oltre 1,3 milioni di euro

CALTAGIRONE - “Testimoni di terre liberate” è il nome dell’iniziativa per la quale il Comune di Caltagirone ha avuto finanziato dal Ministero dell’Interno, per un importo di 1.337.565,00 euro, nell’ambito del Pon Legalità, il recupero e la rifunzionalizzazione della masseria Bongiovanni, segnalato dalle autorità competenti come "bene confiscato alla mafia"I fondi e i fabbricati in questione si trovano in località Renelle – Bongiovanni, nel bosco di Santo Pietro, e sono i beni confiscati in applicazione della legge contro la criminalità organizzata a Sebastiano Rampulla, nato nel 1946 e morto nel 2010. Gli interventi saranno finalizzati alla riattivazione dell’uliveto, del vigneto e del mandorleto, al recupero dei fabbricati con la realizzazione di un palmento e all’avvio di varie attività sociali. Si tratta di terreni agricoli, per circa 32 ettari, con annessi fabbricati rurali. Gli immobili sono stati affidati in concessione gratuita per 20 anni, nel gennaio 2018, dall’Ente municipale alla Caritas diocesana, individuata dopo la selezione pubblica per la gestione dei beni che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) ha trasferito al Comune. Adesso manca solo l’ultimo passaggio per il decollo pieno del progetto che dovrebbe essere concretamente avviato a breve, probabilmente entro la fine di ottobre; infatti, in poche settimane sarà individuata l’impresa che dovrà eseguire i lavori sui fabbricati, fra quelle che, entro giovedì 10 settembre, avranno presentato la propria offerta al Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione). Già lo scorso aprile la Giunta municipale di Caltagirone aveva approvato il progetto esecutivo presentato dalla stessa Caritas diocesana, che contempla lavori per 980mila euro e somme a disposizione pari a 357.565,00, per un totale, come detto, di 1.337.565,00 euro. Il direttore della Caritas diocesana, don Luciano Di Silvestro, fa sapere che “in questi mesi abbiamo già investito oltre 300mila euro per rifare tutta la recinzione e rimettere in sesto i terreni per l’impianto delle colture. Impiegate 12 persone, scelte anche fra le appartenenti alle famiglie più bisognose, che si sono alternate nelle diverse attività di manodopera”. L’assessore comunale ai Lavori pubblici Francesco Caristia, così come il sindaco Gino Ioppolo, si dice soddisfatto perché “siamo in dirittura d’arrivo per l’atteso inizio dei lavori che comporteranno la rifunzionalizzazione della masseria in questione con una significativa finalità pubblica”.   Salvo Cona