Ancora consensi a Caltagirone per MCL che ha incontrato i candidati sindaci sui contenuti e sul futuro della città

  • di Redazione Il Solidale
  • 20 lug 2021
  • CRONACA

Ancora consensi a Caltagirone per MCL che ha incontrato i candidati sindaci sui contenuti e sul futuro della città

A distanza di diversi giorni in città si continua a parlare con soddisfazione dell’iniziativa messa in campo dal Movimento Cristiano Lavoratori di Caltagirone che ha inteso chiamare a confronto i candidati sindaci, in vista delle prossime elezioni amministrative. A loro è stato chiesto di esprimere idee e propositi. L’occasione è stata data dall’incontro pubblico che si è svolto lo scorso 14 luglio, presso l’hotel “Villa Sturzo”, in una sala gremita di gente attenta e interessata a tutto quello che veniva detto, ma tutti concordi che Caltagirone deve ritornare a svolgere un ruolo determinante nel panorama calatino. Certo, per il futuro sindaco eletto che dovrà governare e gestire la vita amministrativa lo scenario non è dei migliori, se si pensa che esso è costellato dai problemi quotidiani di sempre, dalle sue innumerevoli e inattese difficoltà, dettate per esempio dalla ben nota esiguità dei fondi statali a disposizione su cui poter contare, per non parlare dell'acclarata penuria di lavoro, a cui si aggiunge una burocrazia farraginosa e uno sviluppo economico che boccheggia e non decolla. Insomma, i nuovi amministratori avranno un bel da fare… anzi, per meglio dire, un intenso lavoro da fare per risollevare le sorti di una comunità, quella caltagironese, che auspica comunque tempi sempre migliori e forieri di opportunità, frutto di una buona politica e di un buon governo. A salutare i presenti ed aprire i lavori è stato Francesco Tasca che presiede il Circolo MCL di Caltagirone “Don Luigi Sturzo”, spiegando che “il Movimento Cristiano Lavoratori vuole contribuire a restituire centralità ai contenuti che dovranno caratterizzare il futuro governo cittadino, rimettendo al centro del confronto politico locale l'importanza delle idee utili al rilancio della città di Caltagirone”, così come peraltro è emerso dall’intervento di Paolo Ragusa che, in qualità di vice presidente provinciale MCL Catania, ha detto che “dai candidati sindaci ci si aspetta una presa di coscienza, un’assunzione di responsabilità, un impegno a dare maggiore attenzione ai contenuti su alcuni temi importanti, quali: il rilancio della sanità nel territorio, a partire dall’ospedale Gravina di Caltagirone; l’idea di creare una comunità educante per rispondere sempre meglio all’emergenza educativa, per coltivare il futuro dei giovani; far ripartire l’economia partendo dalla ceramica, dall’artigianato e dal turismo, valorizzando nel contempo la Zes. Senza però trascurare altri grandi temi, come quelli del lavoro e della solidarietà.” Più che soddisfatto si è mostrato il presidente regionale di MCL Sicilia, Giorgio D’Antoni, il cui compito è stato quello di concludere i lavori e per il quale “essere a Caltagirone, città natale di don Luigi Sturzo, dimostra come il Movimento Cristiano Lavoratori sia ben radicato nel Calatino, tanto da essere ormai… con Paolo Ragusa… riferimento regionale. Non a caso ritengo questa iniziativa encomiabile e lodevole sotto l’aspetto civico, considerato che offre la possibilità di confrontarsi su tematiche che hanno a che fare con la democrazia e anche con il mondo del lavoro”. Nel suo intervento, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Alessio Narbone” e già sindaco di Caltagirone, Franco Pignataro, ha sottolineato che “la nostra città ha delle grandi potenzialità e il nostro territorio ha dimostrato sempre capacità di iniziative progettuali. Però va rinforzato il tessuto imprenditoriale, oggi debole. Lo sviluppo lo fanno le imprese e non lo fa il Comune che però deve avere un ruolo regolatore nei processi economici e sociali, avendo cura di mettere in moto una sana competizione fra le parti”. Il responsabile della Confartigianato di Caltagirone, Franco Navanzino, ha auspicato che “Caltagirone torni ad essere presto un riferimento del comprensorio, perché oggi siamo un’isola dimenticata e con un’area industriale trascurata. I sindaci devono sapere cosa fare. Io amo Caltagirone: è  una città che dà tutto, cultura arte e tanto ancora, ma il futuro va creato. E il prossimo sindaco di questa città deve lavorare su questo.” Poi si sono susseguiti gli interventi molto puntuali di due medici -Franz La Greca (già Direttore U.O. Neurologia dell’Ospedale “Gravina” di Caltagirone) e Carmelo Petrosino (Psichiatra – Psicoterapeuta)- che hanno condiviso le proprie riflessioni sul  mondo della sanità e su quello socio assistenziale che riguardano questa città, facendo anche riferimento alle loro esperienze professionali. E’ stato quindi il momento dei candidati sindaci presenti -Salvo Romeo, Fabio Roccuzzo e Roberto Gravina- i quali hanno fatto le proprie considerazioni sul momento che sta vivendo la città per la quale vogliono spendersi. Ognuno di loro ha spiegato qual è la personale visione programmatica che connota il loro fare politico e i loro obiettivi, quelli da raggiungere e quelli che (a dir loro) si rivelano necessari per  una gestione amministrativa che dia maggiore impulso alla vita cittadina, sotto molteplici aspetti, determinando –così si spera- una migliore qualità di vita della comunità caltagironese, nonostante abbiano anche palesato che oggi il ruolo del sindaco deve fare i conti con mille cavilli, non solo burocratici ma anche di natura penale, che rendono arduo il compito da svolgere per il bene della città e dei cittadini. Un altro contributo è stato offerto dal presidente del Consiglio comunale di Caltagirone, Massimo Alparone, di cui si vocifera una sua possibile candidatura a sindaco, ma è stato lui stesso a chiarire che al momento “non sono un candidato sindaco ufficiale, ma sono uno dei nomi su cui la coalizione sta ragionando”. Lo stesso Alparone, rivolgendosi ai presenti, ha dichiarato che “è sempre più difficile amministrare, ma può farlo solo quel sindaco che per amministrare deve aver la capacità di saper dire di no a quello che è superfluo per la nostra città. Il che non significa non investire nel futuro della città o non organizzare eventi, ma significa avere una visione chiara della città: l’obiettivo unico è quello di recuperare il capitale umano e possibilmente riportare qui tanti giovani che sono andati via, investendo sui punti forti della nostra economia, come l’artigianato”. Tutti hanno salutato positivamente l’iniziativa del Movimento Cristiano Lavoratori che in post pandemia ha dato la possibilità di poter tornare a parlare di idee, di programmi e di uomini, in attesa che il popolo caltagironese scelga chi sarà il prossimo primo cittadino di Caltagirone. Per questo ci si augura in città che il Movimento Cristiano Lavoratori prosegua ancora nell'impegno civico già dimostrato in questa occasione.   Salvo Cona