Una biblioteca al Cpa "I colori del mondo"

  • di Redazione Il Solidale
  • 17 mar 2017
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Una biblioteca al Cpa "I colori del mondo"

"Una città senza libreria è un luogo senza cuore" afferma la scrittrice americana Gabrielle Zevin. E al Centro di prima accoglienza “I colori del mondo” di Caltagirone, da qualche giorno, è stata istituita una biblioteca, punto di riferimento per i minori stranieri non accompagnati, ospiti della struttura.

"L'idea - commenta Daniela Alberghina, legale del Cpa - nasce dal desiderio di poter fare qualcosa di concreto per i ragazzi. In quanto legale esperto nell'infanzia, credo che puntare sulle potenzialità della lettura risulti funzionale e produttivo. Così, ho provato a contattare diverse case editrici chiedendo loro la gentile disponibilità a contribuire all’iniziativa. Ad offrire un effettivo riscontro, per il momento, è stata la Mondadori con la donazione di numerosi volumi alla quale va un ringraziamento speciale. La speranza è che pure altre realtà editoriali sposino la nostra causa".

Trentanove esattamente i libri giunti in struttura e già catalogati per essere consultati dai minori.

“Vi sono – spiega Daniele Rinaldi, docente di alfabetizzazione all’interno del progetto “I colori del mondo” - libri di avventura, fantasy, scienza, fiabe e pure diversi romanzi. Oltre a rappresentare un’opportunità di crescita individuale, consentiranno di arricchire le attività didattiche con percorsi a tema volti a dare un valido spunto per il confronto e la riflessione”. E l’integrazione, insomma, passa pure attraverso gli scaffali di una libreria.

“Mi sento di ringraziare la casa editrice Mondadori per questo dono assai gradito – ha sottolineato Rossana Russo, presidente della cooperativa San Francesco - ci stiamo attrezzando per creare all’interno della struttura una sala lettura in modo che i nostri migranti ospiti abbiano la possibilità di ritagliarsi uno spazio utile. Il nostro auspicio è che l’iniziativa venga sposata anche da altre case editrici, perché la diffusione della cultura, nello specifico della letteratura in questo caso, è da sempre stata per noi uno dei perni essenziali per il processo di integrazione”.