"Come uccelli di passo" - Migranti di ieri e di oggi

  • di Redazione Il Solidale
  • 13 mar 2018
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"Come uccelli di passo" - Migranti di ieri e di oggi

Nell’ultimo ventennio del Novecento l’emigrazione è stata raccontata da tutti i libri di storia. Tante mani che si muovono dai finestrini dei treni. Fazzoletti che salutano la propria terra, mogli, madri, padri e figli. Il coraggio di cercare in altri paesi lontani, il lavoro. Quel lavoro negato. Quella dignità non riconosciuta. Ogni emigrato portava con se la sua speranza, la sua valigia di cartone e il suo cappotto nuovo e rivoltato. Dalla strage di Marcinelle, dai viaggi in nave per le Americhe, interminabili giornate vissute già dal viaggio stesso, si racconta la sofferenza. Ma il viaggio di partenza, approda a quelle terre di accoglienza.

L'iniziativa teatrale dal titolo "Come uccelli di Passo" - Migranti di ieri e oggi, diretto da Giovanni Ielo, è stato portato in scena dagli studenti del Liceo Scientifico Secusio e Turistico di Vizzini nei locali dell'Auditorium San Sebastiano. Hanno partecipato alla rappresentazione teatrale due ospiti dei poli di accoglienza SPRAR, rappresentando, appunto, la transizione storica dell'emigrazione, dallo sbarco delle Americhe ai primi arrivi in Lampedusa dei giorni nostri. Durante la rappresentazione, gli ospiti hanno indossato costumi tipici della cultura Nigeriana intonando canti tradizionali.