Disagio giovanile, il presidente Schifani: «Piano straordinario per l'inclusione sociale»

  • di Redazione Il Solidale
  • 5 dic 2025
  • SOCIALE

Disagio giovanile, il presidente Schifani: «Piano straordinario per l'inclusione sociale»

(Salvo Cona) PALERMO. «Il tema del disagio giovanile e della marginalità sociale è appesantito in questo momento dai recenti episodi di criminalità che hanno ferito la città di Palermo. Oltre al contrasto di questa microcriminalità che alligna tra i giovani e nelle periferie, è necessario avviare un percorso di crescita intervenendo nelle aree di marginalità. Il mio governo vuole prevedere nella programmazione Poc 2021-2027 un grande Piano straordinario per l'inclusione sociale e la rigenerazione urbana, ispirato all’esperienza positiva dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Il Piano avrà come obiettivo un’integrazione tra percorsi educativi, culturali, sportivi, formativi e di orientamento al lavoro con l’obiettivo di ridurre il rischio di esclusione e favorire il contrasto alla marginalità sociale ed economica dei minori. Nell’immediato, si attiverà un progetto pilota in una delle zone più critiche delle tre città metropolitane a partire da Palermo». È la proposta lanciata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo al talk di apertura del convegno “Cambiare la scuola (per) cambiare la città. Educare nelle crisi”, organizzato dalla Fondazione Quartieri Spagnoli, al Museo Riso di Palermo. Un confronto, moderato dalla giornalista Elvira Terranova, a cui hanno partecipato anche il sindaco di Napoli e presidente di Anci, Gaetano Manfredi, e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
Il presidente Schifani ha anche fatto il punto dell'applicazione delle due recenti leggi fondamentali per le politiche sociali approvate dall'Assemblea regionale siciliana: «Abbiamo voluto la cosiddetta legge anti-crack, abbiamo garantito copertura finanziaria e istituito un tavolo permanente per velocizzare l'attuazione della norma - ha sottolineato - E poi abbiamo portato avanti la legge 24/2025, per la protezione di soggetti inseriti in contesti criminali, di giovanissimi, affinché possano essere davvero “liberi di scegliere” il futuro della propria vita nel segno della legalità. Sul fronte delle risorse per le politiche sociali, per l'inclusione lavorativa, per l'istruzione, abbiamo attivato investimenti molto significativi nelle diverse linee di finanziamento (Fesr, Pnrr, etc) per oltre 720 milioni di euro. Ma non basta. Dobbiamo fare di più e meglio».