“Usi, costumi e paesaggi di Raddusa”, estemporanea di pittura

  • di Redazione Il Solidale
  • 15 set 2016
  • CULTURA

“Usi, costumi e paesaggi di Raddusa”, estemporanea di pittura

Completati i rispettivi lavori i 29 artisti che hanno partecipato al concorso di  Estemporanea di Pittura sugli “Usi, costumi e paesaggi di Raddusa”, svoltosi in occasione della 22° edizione della Festa del Grano, hanno consegnato le opere agli organizzatori che le hanno esposte nella pinacoteca comunale per dare a quanti lo volessero la possibilità di osservarle e di ammirarne la bellezza. 

Le 29 opere realizzate dagli artisti resteranno esposte per tutta la settimana presso i locali del Centro Polifunzionale “Papa Giovanni Paolo II°”, nell’ampia sala della pinacoteca comunale fino a quando l’apposita giuria non avrà redatto la graduatoria dei vincitori che saranno premiati nella serata del 19 settembre prossimo prima dello spettacolo musicale che sancirà la conclusione della festa di San Giuseppe, patrono della città di Raddusa. 

Nel corso della settimana in cui saranno esposte le opere saranno valutate dall’apposita giuria di esperti, scelta dagli organizzatori, che sarà presieduta dalla giovane pittrice locale Brunella Piazza, responsabile dell’organizzazione. Ecco noi non possiamo che approvare la scelta del Comune di Raddusa che, per organizzare il concorso, ha puntato sulla concittadina Brunella Piazza, un’artista non “prestata” ma   incondizionatamente “donata” alla pittura, che a questa professione dedica da sempre creatività e sano accanimento con la complicità di una formidabile passione. 

E, come partecipanti al concorso, la giovane Brunella ha selezionato i migliori artisti della zona che, nell’occasione hanno realizzato opere che sono dei veri e propri capolavori della pittura. Ad osservare ogni singolo quadro l’occhio umano si arresta inebriato. Dove la parola manca parla la pittura e l’uomo, non trovando le parole, può solo guardare ed ammirare il linguaggio semplice ma straordinariamente ineffabile della pittura. 

Francesco Grassia