Orgoglio raddusano, il baritono Ingrasciotta nell'Accademia del Teatro alla Scala

  • di Redazione Il Solidale
  • 15 ott 2016
  • CULTURA

Orgoglio raddusano, il baritono Ingrasciotta nell'Accademia del Teatro alla Scala

“La vie n’est pas du cinema” (la vita non è un film). E’ questa una frase che piace tanto ai francesi quando vogliono ricordare a qualcuno l’esistenza di un destino che, nel bene e nel male, caratterizza la vita di ogni essere umano. E proprio perché la vita non è un film, il cui montaggio può essere pilotato, avviene spesso che il destino porta una persona  a viverla dove magari non avrebbe mai pensato, cioè lontano dalla propria terra, dai propri amici e dagli affetti più cari. 

E’ quello che è successo al giovane Paolino Ingrasciotta che, quando non era ancora diciottenne, oggi di anni ne ha 29, lasciò Raddusa per motivi di lavoro e si recò in Emilia dove fissò la sua residenza nella cittadina di Imola.

In Emilia, Paolo Ingrasciotta, oltre a trovare un lavoro più che soddisfacente, ebbe la possibilità di dare libero sfogo alle sue particolari caratteristiche di cantante lirico, e divenne in breve un baritono di grande spessore internazionale. A consacrarlo sono stati, nel tempo, i lusinghieri successi ottenuti nel corso delle sue esibizioni nei teatri più famosi del mondo.

Oggi il baritono raddusano Paolo Ingrasciotta, dopo avere mietuto i più ambiti successi internazionali, è approdato all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e da qualche giorno fa parte della squadra ufficiale dei cantanti lirici in forza al famoso teatro milanese insieme ai colleghi reclutati dall’Accademia e provenienti da ogni parte del mondo.

Oggi il gruppo artistico dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano è formato, oltreché dal baritono raddusano Paolo Ingrasciotta, da Gustavo Enrique Castillo Yepez, Ewa Tracz, Francesco Castoro, Rocco Cavalluzzi, Mareike Jankowski, Oreste Cosimo, Azer Rza-Zada, Giovanni Sebastiano Sala, Martin Sammer, Chiara Tirotta, Jèrèmie Schutz, Francesca Manzo, Cèlin Mellon, Dongho Kim, Sara Rossini, Nikoloz Kolkhidashvili e Dorothea Spilge.

Nei suoi sedici anni di attività il ventinovenne baritono raddusano, ormai conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, ha trionfato in tantissimi concorsi internazionali che gli hanno aperto le porte della notorietà.

Tra le più note esibizioni artistiche del giovane Paolo spiccano i concerti effettuati lo scorso anno presso il Teatro Grande di Brescia e presso il Teatro La Fenice di Venezia.

Ma per il giovane cantante lirico raddusano, che per dieci anni ha vissuto nella nella cittadina emiliana di Imola dove ha lavorato e contemporaneamente ha studiato canto, i successi che ha ottenuto non l’hanno fermato nella sua personale corsa tesa a migliorarsi sempre di più per cercare di raggiungere la perfezione.

Ora che il giovane Paolo Ingrasciotta è entrato, con pieno merito, nella squadra cantanti del Teatro alla Scala di Milano, i cittadini raddusani tutti lo attendono per tributargli l’onore che merita un proprio ‘fratello legittimo’.

Francesco Grassia