BIFFONI: “CON LE GRANDI CONCENTRAZIONI DI MIGRANTI SI GENERANO TENSIONI SUI TERRITORI”
- di Redazione Il Solidale
- 26 set 2018
- CRONACA

“Il decreto legge sicurezza e immigrazione è stato approvato in Consiglio dei ministri. Se il testo è lo stesso della settimana scorsa (e così ci risulta, salvo modifiche minimali), il governo decide di ridimensionare il sistema di accoglienza dei Comuni a favore del sistema emergenziale dei centri di prima accoglienza. Come abbiamo avuto modo di dire altre volte, è una scelta che avrà ricadute sui territori: una maggiore concentrazione della presenza degli stranieri con l’effetto inevitabile di una difficoltà maggiore nella gestione dell’integrazione, e il venir meno della clausola di salvaguardia, quel criterio, cioè, che parametrando il numero di ospiti al numero di abitanti salvaguardava la convivenza degli uni e degli altri, questione centrale per i sindaci che della vivibilità dei territori sono primi garanti”. È il commento del delegato dell’Anci per l’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, al decreto legge approvato oggi in Consiglio dei ministri.
“Sono, infatti, proprio i centri come i Cas – continua Biffoni - ad aver creato più malcontento tra la popolazione, per l'eccessivo impatto sulle comunità e la mancanza di adeguati percorsi di integrazione. Non sono opinioni, sono fatti, puntualmente riportati dalla stampa.
Biffoni conclude con un appello. “Convocheremo sedute straordinarie della Commissione Immigrazione, poiché è necessario vigilare sugli effetti che il provvedimento può avere sui territori. Invitiamo i capigruppo parlamentari a venire, ad ascoltare quello che hanno da dire i sindaci. Siamo certi che ne potrà derivare un confronto costruttivo, che permetterà al Parlamento, in sede di conversione, di correggere scelte che metterebbero in grande difficoltà tutte le comunità locali”.
Redazione
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