Raddusa, Conferenza agli studenti: "storia e origini della città"

  • di Redazione Il Solidale
  • 20 nov 2018
  • CULTURA

Raddusa, Conferenza agli studenti: "storia e origini della città"

Raddusa – Nella prima mattinata del 15 novembre scorso, il giornalista Francesco Grassia, nostro corrispondente da Raddusa, ha incontrato i ragazzi della locale scuola media per una conferenza sulla storia e sulle origini della città. Nel corso dell’incontro tra il giornalista e i ragazzi, organizzato dal corpo dei docenti, previa autorizzazione del Dirigente scolastico, è stato distribuito gratuitamente, il libro dal titolo “RADDUSA la dinastia dei Marchesi e le origini della città”, edito dalla Aghèlos, recentemente pubblicato dallo stesso giornalista. Oltre ai cento e passa ragazzi che frequentano la scuola media “G.Verga” di Raddusa, all’incontro hanno presenziato le massime autorità scolastiche coordinate dalla prof.ssa Concetta Allegra responsabile della scuola raddusana, che da alcuni anni risulta aggregata all’Istituto Comprensivo “L. da Vinci” di Castel di Iudica, che ha fatto gli onori di casa, e Don Pietro Mannuca, parroco della parrocchia Immacolata Concezione di Raddusa. La conferenza, che si è svolta nel grande auditorium della stessa scuola, è stata supportata dalla proiezione, su un apposito schermo gigante, di un serie di fotografie atte a dimostrare la vita dei minatori, dei contadini, dei bovari e dei pecorari che per primi vennero ad abitare il villaggio di Raddusa fondato, nel 1810, da Francesco Maria Paternò Raddusa, XIII° Barone di Raddusa e II° Marchese di Manchi e Bilici, le cui origini risalgono a Roberto Paternò Conte di Embrun, appartenete al ramo dei Conti di Barcellona, che nel 1070 scese in Sicilia al seguito di Ruggero d’Altavilla. La proiezione fotografica della storia trattata dal relatore, è stata curata dall’insegnante Gaetano Sirna che è stato tra i promotori dell’importante incontro. Nella foto doppia in quella a sinistra Francesco Grassia in un momento della sua relazione e, in quella a destra una parte dei ragazzi della scuola attenti all’ascolto.


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