Firmato l’accordo Regione - Conferenza Episcopale siciliana, "quasi 1800 parrocchie diventano centri raccolta rifiuti
- di Redazione Il Solidale
- 19 dic 2018
- CRONACA

E' un’iniziativa che, in prospettiva, potrà coinvolgere tutte le confessioni religiose. Da non sottovalutare l’aspetto sociale, oltre che etico, perchè con i proventi potranno essere avviate diverse attività in favore dei nuclei familiari più bisognosi”. Il progetto “Opifici di pace” è stato approvato con delibera dalla Giunta regionale. La convenzione tra Regione e Cesi. Con la firma definitiva del protocollo d’intesa con la Conferenza Episcopale su raccolta differenziata dei rifiuti e Tasse, l’accordo riguarda le 1797 parrocchie dell’Isola che, dopo aver sottoscritto, a loro volta, un accordo con i Comuni in cui ricadono, potranno avviare il progetto “Opifici di pace” e promuovere tra i cittadini comportamenti virtuosi finalizzati al corretto smaltimento di carta, cartone, vetro, plastica, legno e alluminio.
Le parrocchie, in sinergia con i Comuni, avvieranno una campagna di educazione ambientale e, in particolar modo, di sensibilizzazione alla raccolta differenziata. Verranno creati appositi spazi di raccolta, in aree pubbliche o messe a disposizione dalle chiese: gli eco-centri “opifici di pace”, appunto. Qui i cittadini potranno recarsi per depositare i rifiuti da riciclo e l’accesso sarà loro consentito tramite un tesserino d’identificazione.
“Per metterci per sempre alle spalle l’emergenza rifiuti – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – ci siamo dati due anni di tempo e due anni impiegheremo. La raccolta differenziata è strategica per raggiungere questo obiettivo e diventa, quindi, fondamentale il contributo, responsabile e costante, dell’intera collettività. Avere adesso anche la Chiesa al nostro fianco e potere contare sulla forza persuasiva che ha la parola di un sacerdote che sale sul pulpito, è un grande vantaggio. Il traguardo collettivo di un ambiente più sano e vivibile è possibile e porterà, inoltre, benefici economici per tutti”.
Redazione
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