Mirabella, Incontro con l'artista Pino Zaccaria

  • di Redazione Il Solidale
  • 24 dic 2018
  • CULTURA

Mirabella, Incontro con l'artista Pino Zaccaria

A Mirabella c’è un personaggio molto noto per il suo talento creativo che negli ultimi dieci anni tutti hanno potuto apprezzare. Pittura, fotografia e video sono i suoi mezzi d’espressione che usa con grande passione e competenza. Pino Zaccaria ha 63 anni e da 42 anni vive in Germania. Ultimo di 6 figli, ha frequentato le scuole elementari in paese e due anni di scuola media in un collegio di Acireale. “Ho avuto sempre interesse per l’arte, da bambino ero un grande sognatore.

Mi piaceva il disegno, la pittura e il cinema. Ma i miei familiari, tutti contadini, interpretavano la mia creatività in maniera negativa e venivo visto male. Mi sono sentito molto frenato e smisi la scuola perchè non ero sostenuto dalla famiglia. Purtroppo ho dovuto lasciare la scuola perché la famiglia voleva che io andassi a lavorare”. All’età di 14 anni Pino inizia a lavorare come fotografo e nel 1977 si trasferisce in Germania, continuando a seguire la sua passione come fotografo e videomaker per matrimoni sino agli anni 90. “Sono stato per 40 anni un operaio in catena di montaggio alla Mercedes di Sindelfingen, addetto al controllo delle carrozzerie delle auto. Nel 2005 cominciai a usare internet e fui stimolato a raccontare la mia storia, così due anni dopo scrissi ‘Il medioevo della mia infanzia’, un testo che racconta la mia vita da bambino in una casa povera tra gli anni 50 e 60”. A causa della sua omosessualità, vista come fonte di vergogna, Pino si è sentito cacciato dal paese e per molti anni non ebbe rapporti con i mirabellesi.

 

Il successo del suo libro, tradotto anche in tedesco, lo spinse a pensare alla realizzazione di alcuni documentari sulla storia della sua Mirabella. “Cominciai a intervistare alcuni noti personaggi e nell’arco di pochi anni realizzai 10 documentari molto apprezzati in cui ho sviscerato ogni aspetto su Mirabella. Dato il riscontro positivo, ho poi raccontato la storia dei mirabellesi caduti nelle due guerre mondiali”. La scrittura del primo capitolo di un romanzo autobiografico fa riaffiorare il sogno di fare un film e Pino realizza l’anno scorso ‘L’insolito incontro’, un mediometraggio di 47 minuti con cui ha avuto dei riconoscimenti (il terzo posto al Mediterranean film festival di Siracusa, il premio ‘Best location’ al Festival del cinema povero di Ispra in provincia di Varese e il premio ‘Eccellenza’ al Docs without Borders Film Festival negli Stati Uniti).

“Nel film interpreto un uomo che sente la solitudine e, a causa della depressione, si ricovera in una clinica (lui vive momenti di sconforto e medita il suicidio). E’ il giorno dei morti e l’uomo, durante una passeggiata in un bosco, incontra una donna anziana con cui parla della vita e di sua madre, una figura che è stata molto importante per me. Naturalmente per la storia sono partito da un’esperienza personale e nella realizzazione del film ho coinvolto alcuni amici. Adesso sto pensando a un nuovo film tratto da una storia dell’amico Giuseppe La Barbera sul tema dell’omofobia”.

Rosario Scollo