UNA DUE GIORNI A RADDUSA DEDICATA A CHI E' "RIFUGIATO"
- di Redazione Il Solidale
- 22 giu 2019
- SOCIALE
Raddusa. Il 20 giugno 2019 è stata celebrata in tutto il mondo l’ormai tradizionale “Giornata mondiale del Rifugiato” e gli ospiti dello Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Raddusa l’hanno festeggiata in due serate: la prima si è svolta il 19 giugno con una cena consumata all’interno dei locali di Via Regina Margherita, alla quale hanno partecipato sia i migranti ospitati nelle due sezioni dello Sprar, con i loro responsabili e gli operatori e sia alcuni cittadini invitati insieme ai ragazzi del Servizio Civile Nazionale "Maker". La seconda serata si è svolta il 20 giugno, presso la Bambinopoli comunale "Dott. Giuseppe Seminara", nel corso della quale è stata inaugurata la mostra intitolata “Il calore del colore”, seguita dalla sfilata di moda etnica effettuata con le ragazze ospiti dello Sprar di Mineo e dalla degustazione di cibo etnico. La serata siè conclusa con lo spettacolo offerto dalle ballerine dell’Associazione "Fitness & Fun Club" di Lucia Davì, con la partecipazione della giovane cantante Antonella Carastro e dei tanti ragazzi del Servizio Civile Nazionale Maker. Lo Sprar di Raddusa, le cui sezioni sono guidate dalle responsabili Gaetana Pagana e Nunziella Lingenti, è uno dei centri di seconda accoglienza gestito dalla Coop. "San Francesco" di Caltagirone, presieduta da Gesualdo Piazza . “La Giornata del Rifugiato” è stata istituita nel 2000 per ricordare la condizione dei milioni di persone costretti a scappare dai loro paesi a causa delle persecuzioni, delle guerre e delle violazioni dei diritti umani, o magari per cercare altrove un lavoro per sostenere la propria vita e quella dei famigliari; gente che, in tempi diversi, è stata obbligata ad abbandonare la propria terra, i propri amici e gli affetti più cari per trasferirsi in altri paesi economicamente più progrediti. Dal 2001 esistono in Italia i suddetti “Sprar” che realizzano vari interventi di accoglienza per tutte le persone che arrivano sul territorio in cerca di protezione internazionale. Uno di questi Sprar, costituito da due sezioni, esiste a Raddusa ed è attivo dal 2014. Esso è stato realizzato in esecuzione del progetto territoriale gestito, per i Comuni del Calatino, dalla Cooperativa “San Francesco” di Caltagirone che, con i propri Sprar, ha messo a disposizione circa 200 posti destinati ai richiedenti asilo. Per festeggiare la ricorrenza della “Giornata Mondiale del Rifugiato” la città di Raddusa si è stretta attorno ai giovani ospiti dello Sprar e ha fatto sentire loro, tutto l’affetto e il calore umano che li lega ad essi. Lo spettacolo della serata conclusiva è stato seguito da un numeroso pubblico, tra cui le Assessoresse Carmela Pagana e Simona Incardona, ed è stato presentato dal Direttore Artistico Vito Macanò. Alla fine i ragazzi dello Sprar hanno ringraziato le coordinatrici Gaetana Pagana e Nunziella Lingenti e tutta la cittadinanza raddusana che ha partecipato alla festa.
Francesco Grassia
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