Salvini mostra coroncina Rosario a fine comizio, a Siracusa: no del vescovo Mogavero
- di Redazione Il Solidale
- 13 ago 2019
- CRONACA

“Sfruttare la devozione e i sentimenti popolari più puri per bassi interessi elettorali è un comportamento inqualificabile”. La frase di disappunto è stata espressa dal vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, -così come ha detto all'Adnkronos- dopo che Matteo Salvini, alla fine del suo comizio tenutosi a Siracusa (n.d.r. l’ultimo del suo tour siciliano), ha mostrato alla folla la coroncina del Santo Rosario stretto nel pugno. Anche dopo il comizio di Milano dello scorso maggio, Salvini aveva fatto la stessa cosa, suscitando contrarietà in monsignor Mogavero, impegnato a favore dell'accoglienza, che aveva censurato come vergognoso l’atteggiamento del vice premier leghista, accusato di agire in maniera opposta rispetto ai dettami della fede, specie in tema di accoglienza: "Non possiamo più permettere che ci si appropri dei segni sacri della nostra fede per smerciare le proprie vedute disumane, antistoriche e diametralmente opposte al messaggio evangelico". Questa volta, invece, nel corso dell’ennesima esternazione, il vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, oltre ad aver definito "indecente" il comportamento di Salvini, ha rincarato la dose con quest'altra affermazione: “Il primo settembre celebreremo il 65esimo anniversario della lacrimazione della Madonna di Siracusa: chissà, forse la Madonna si sta preparando a lacrimare ancora di fronte a queste manifestazioni così indecenti”. Dunque, ancora proteste e critiche rivolte nei confronti dei Salvini: da Policoro a Catania e in ultimo a Siracusa, dove è stato atteso e fatto oggetto ancora di contestazioni, espresse anche con espliciti cartelli di dissenso.
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