Caltagirone: ben quattro mostre al Museo Diocesano. Iniziativa culturale di alto profilo.

  • di Redazione Il Solidale
  • 19 gen 2020
  • CULTURA

Caltagirone: ben quattro mostre al Museo Diocesano. Iniziativa culturale di alto profilo.

CALTAGIRONE - Hanno riscosso notevoli consensi le quattro esposizioni che sono state ospitate al Museo diocesano. Si tratta de “Il Trono di Grazia. Il ritorno della tavola fiamminga a Caltagirone”, che comprendeva il dipinto fiammingo di grande pregio attribuito a Vrancke van der Stockt, restaurato dai laboratori dei Musei Vaticani, e altre due significative opere provenienti da due centri molto vivaci nel XV secolo: la pala di San Pietro in cattedra e storie della sua vita del Tesoro di Santa Maria della Stella di Militello in Val di Catania, variamente attribuita ad Antonello da Messina, a Pietro Ruzzolone, al Maestro della Croce di Piazza Armerina, e il cofanetto franco – fiammingo del Tesoro della Cattedrale di Siracusa. Le altre tre mostre hanno raccontato gli eventi straordinari che hanno caratterizzato la vita religiosa e la cultura della terra di Sicilia. Sono state promosse dal Diocesi di Caltagirone, col progetto MAB, che coinvolge il Museo, l’Archivio e la Biblioteca diocesani in un lavoro integrato a servizio della cultura. La cura del progetto è stata affidata a don Fabio Raimondi e a Francesco Failla. La seconda mostra, “Dialogo. Le Porte del Mediterraneo” dell’artista Lucia Stefanetti, si collocava come esperienza di ecumenismo in cui le tre religioni monoteiste si pongono come opportunità di approfondimento e riflessione, proponendo una possibile alternativa di dialogo affidata alle donne”. La terza mostra “Stupor firmamenti”, è stata dedicata al presepe, allestita attraverso un concept del tutto innovativo: “Le statuette in terracotta del Bongiovanni Vaccaro -ha dichiarato don Fabio Raimondi, direttore del Museo Diocesano- sono state collocate all’interno della suggestiva cornice della Cappella neogotica”. La quarta mostra, dal titolo Oltre” di Salvatore Piluso “che attraverso il suo obiettivo ci restituisce la misura della Contemporaneità”, è stata curata da Federica Alba. L’assessore comunale alla Cultura di Caltagirone, Antonino Navanzino, si dice soddisfatto per “la valenza dell’iniziativa sotto molteplici, significativi aspetti, da quello spirituale a quello artistico e culturale”.   Salvo Cona