Coronavirus: controlli a tappeto della Polizia e posti di blocco a Catania

  • di Redazione Il Solidale
  • 23 mar 2020
  • CRONACA

Coronavirus: controlli a tappeto della Polizia e posti di blocco a Catania

CATANIA - Continua incessantemente l’attività di controllo del territorio da parte degli equipaggi delle Volanti e degli Uffici della Questura di Catania, finalizzata alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte con i recenti decreti ministeriali volti al contenimento della diffusione del nuovo coronavirus, a salvaguardia della salute di tutti i catanesi. Nella giornata di ieri, nonostante non avesse dovuto registrarsene alcuno vista la chiusura di tutti gli esercizi tranne le farmacie e pochi altri, sono state controllate su strada ben 141 persone, delle quali 46 sono state denunciate per inosservanza dei provvedimenti emanati al fine di contenere la diffusione del contagio da Covid-19. Le scuse addotte dai denunciati sono state molto fantasiose: c'è chi ha dichiarato di essere uscito da casa per andare dai parenti a prendere l’alloro o il pangrattato che servivano per preparare il pranzo della domenica, oppure c’è chi si è spostato dall’altra parte della città per bere un caffe a fantomatici distributori automatici, chi per cercare un bar (ben sapendo che non ce n’è uno aperto) per acquistare i cornetti o chi aveva un appuntamento con il fidanzato/a. A Librino sono stati controllati due giovani di Paternò, che alla richiesta dei poliziotti di giustificare la loro presenza in quel luogo rispondevano di aver fatto un giro in macchina per prendere un po’ di aria. Tutti i comportamenti registrati dai poliziotti sono gravissimi e sono stati tutti sanzionati con una denuncia all’Autorità Giudiziaria e si troverà a dover affrontare un giudizio penale. Denunciato anche un cittadino nigeriano il quale, disattendendo le disposizioni di legge, aveva organizzato all’interno di un locale una festa con una trentina di connazionali, con somministrazione di alcol e musica.   Salvo Cona