Caltagirone, ragazzi fanno eco-cittadinanza

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 giu 2015
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Caltagirone, ragazzi fanno eco-cittadinanza

Caltagirone. Una ragazza si tiene aggrappata ad un libro mentre uno schermo sta tentando di risucchiarla. Accanto, un volto sorridente emerge da uno sfondo verde. Uno strano germoglio si schiude lentamente lasciando sbocciare uno smartphone. Sono solo alcune delle opere di street art realizzate nell'area verde di via Pietro Novelli, su un muro che era grigio e sporco prima di domenica 3 maggio, giorno in cui l'associazione ParlaMente ha dato inizio al progetto Caltagreenone, per la valorizzazione dell'area. "Dopo un lungo percorso burocratico che è andato avanti per tutto l'inverno e la prima parte della primavera, abbiamo ottenuto finalmente in adozione dal Comune questo spazio", hanno dichiarato gli organizzatori, tutti ragazzi universitari e liceali. "Vogliamo renderlo un luogo di aggregazione per giovani e famiglie, per promuovere un nuovo modo di intendere la cittadinanza." L'iniziativa ha riunito le forze di svariati movimenti della società civile: ManSourcing, che insieme ad altri artisti indipendenti ha realizzato le opere murali (cinque in totale: Anc, Gabel, Ruce, Yap, Salvo Ligama e Giuseppe Tringali). L'associazione Cianfry e il Gruppo Territoriale Nidi e Infanzia Caltagirone – Sicilia, che si sono occupati di intrattenere i bambini e per l'occasione hanno riutilizzato un'altalena in disuso. E poi decine di ragazze, ragazzi e famiglie impegnati a ripulire da cartacce e bottiglie. Ecologia, senso civico ma anche socializzazione: il pranzo a base di pane condito, poi musica per tutto il pomeriggio con Milk Italia, Guido Lu Vespone Savatteri e Francesco Iatrino, MaRco Bigmountain, Beatrice Gambino e Pietro Figura, Federica Ticli e Francesco Sortino. Con il sottofondo della musica, gruppi di volontari hanno riverniciato le panchine in modo creativo. “Ciò che oggi abbiamo realizzato è un tassello", ha dichiarato a caldo il presidente di ParlaMente Luca Giarmanà, tramite la pagina Facebook dell'associazione. "Il tassello di un puzzle che immagina un modo di vivere la società diverso, un modo di essere cittadini diverso, un modo di divertirsi, stare insieme e vivere insieme. Oggi abbiamo dimostrato che la città non è per nulla morta e desolata, al massimo addormentata. La prima scossa l'abbiamo data oggi, e questo è solo l'inizio." Intanto continuano gli eventi al boschetto: due settimane dopo si è svolto un dibattito su Expo 2015, mentre restano da risolvere difficoltà quotidiane come l'inciviltà di chi continua a sporcare e l'assenza di energia elettrica che rende impraticabile l'organizzazione di attività serali nell'area. Ma i ragazzi di ParlaMente annunciano che si batteranno anche su questi punti critici. Pascal Desiato