Mineo. Al via i lavori per ristrutturare l’ex Ospedale, per Guardia medica e ambulatori

  • di Redazione Il Solidale
  • 1 set 2020
  • CRONACA

Mineo. Al via i lavori per ristrutturare l’ex Ospedale, per Guardia medica e ambulatori

MINEO - Al via domani, mercoledì 2 settembre, i lavori per ristrutturare il piano seminterrato dell’ex Ospedale, la cui durata prevista è di 120 giorni. L’intervento riguarda il piano terra del vecchio Ospedale che sarà interamente ristrutturato, grazie a una somma che ammonta a oltre 280mila euro, finanziati con risorse del Fondo Sanitario Regionale. Il progetto esecutivo è stato curato dall’Ufficio Tecnico dell’Asp di Catania, diretto da Francesco Alparone, d’intesa con il direttore del Distretto sanitario di Caltagirone, Angela Fiumara (progettista Carlo Musumeci; RUP Antonino Montemagno e direttore dei lavori Mario Favara). In particolare verranno realizzati la nuova sede della Guardia medica, gli ambulatori di vaccinazione e gli ambulatori di igiene pubblica (per il rilascio patenti). Inoltre verrà creato un ingresso carrabile che permetterà di accedere ai locali in maniera agevole e superando l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, esprime la sua soddisfazione dichiarando che «grazie alle risorse assegnate dall’Assessorato regionale alla Salute, guidato da Ruggero Razza, ci si avvia alla ristrutturazione e al recupero alla piena funzionalità di una struttura importante per la comunità menenina e grazie alla quale consolidiamo la rete dei servizi territoriali».  Soddisfatto anche il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda, il quale ci tiene a sottolineare che sono stati «onorati gli impegni assunti con la comunità e i suoi rappresentanti istituzionali - aggiunge- superando anche le difficoltà che si sono presentate durante l’emergenza Covid. Entro al fine dell’anno la comunità sarà dotata di un presidio sanitario e dei servizi relativi per rispondere ai bisogni di salute e di sicurezza sanitaria della comunità».   Salvo Cona