Musumeci su Covid in Sicilia: “Serve severità. Ma dalle nove Prefetture c'è poco impegno”

  • di Redazione Il Solidale
  • 9 ott 2020
  • CRONACA

Musumeci su Covid in Sicilia: “Serve severità. Ma dalle nove Prefetture c'è poco impegno”

PALERMO – Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervendo questa mattina nel corso della trasmissione "Omnibus" che va in onda su La7 ha spiegato che "con l’emergenza Covid dobbiamo convivere per uno o due anni. Per cui siamo convinti che occorre trovare una linea di sintesi con il governo. La linea più dura non la decide la politica, ma i numeri di questo maledetto virus. Nessuno può richiedere misure restrittive se non è il territorio a suggerire di farlo. Io ho istituito cinque zone rosse, non potevo non farlo: nessuno entra e nessuno esce. Serve un’azione severa, occorrono sanzioni pesanti che diventino davvero un deterrente. Purtroppo noto poco impegno da parte delle prefetture sul fronte sanzionatorio e della repressione”. Anche nel corso di un'altra precedente intervista, questa volta su RaiNews24, il Governatore Musumeci ha detto: "Chiedo ai nove prefetti della Sicilia di allertare e coinvolgere maggiormente le forze dell'ordine per più controllo ma anche per le sanzioni". Poi, il presidente della Regione Siciliana ha affrontato il tema "mascherine" facendo presente di aver disposto nell'Isola l'uso delle mascherine ancor prima che lo facesse il governo nazionale: "In Sicilia -ha sottolineato Musumeci- abbiamo preceduto il governo di qualche giorno, adottando un'ordinanza che prevede l'uso della mascherina anche nei luoghi aperti. Una misura sofferta, ma necessaria dato l'aumento dei contagi. Portare la mascherina, e averlo deciso anche a Roma, significa avere tutti la consapevolezza è il momento di passare da una fase di tolleranza a una di sanzione". Invece, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, a margine dei lavori al Teatro "Massimo Bellini" di Catania sul tema "La sanità post Covid-19", ha posto la propia attenzione su quella che deve essere la strategia di contrasto al virus e ha detto: "Stiamo valutando un provvedimento che non vedrà il lockdown se non selettivo in alcune aree. La scelta della Regione Siciliana sarà quella di fare quanto più è possibile test diagnostici per rilevare anche i positivi asintomatici. I tempi di ospedalizzazione ci dicono che il dato medio è di 5-6 giorni, ed è significativamente più basso... per quanto riguarda la situazione degli ospedali in Sicilia, essa è sotto controllo... E abbiamo fatto la scelta consapevole di evitare qualsiasi lockdown sanitario...".   Salvo Cona