Decreto flussi: 30.850 gli ingressi di lavoratori non comunitari consentiti

  • di Redazione Il Solidale
  • 14 ott 2020
  • SOCIALE

Decreto flussi: 30.850 gli ingressi di lavoratori non comunitari consentiti

È di 30.850 la quota massima dei lavoratori non comunitari subordinati, stagionali e non stagionali, e di lavoratori autonomi che potranno fare ingresso in Italia quest’anno. Lo prevede il decreto flussi 2020, pubblicato Lunedì 12 Ottobre 2020 in Gazzetta ufficiale (G.U. Serie generale, n.252, del 12 ottobre 2020). Tale Decreto flussi ha previsto 12.850 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, autonomo e conversioni. Nell'ambito di questa quota sono riservati 6.000 ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero di cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina e dei Paesi che nel corso dell’anno 2020 dovessero stipulare accordi di cooperazione in materia migratoria. Le quote rimanenti sono ripartite tra ingressi di cittadini non comunitari che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi di origine, ingressi di lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela e ingressi di cittadini non comunitari per lavoro autonomo, nonché tra conversioni dei permessi di soggiorno già detenuti ad altro titolo in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo. Le relative istanze possono essere inviate a partire dalle ore 9 di giovedì 22 ottobre 2020. Altre 18.000 quote per lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero e riguardano ingressi di cittadini non comunitari per lavoro subordinato stagionale di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. Nell’ambito di questa quota, a titolo di sperimentazione, sono riservate 6.000 unità ai lavoratori degli stessi Paesi le istanze dei quali saranno presentate, in nome e per conto dei datori di lavoro, dalle seguenti organizzazioni: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative (comprende Lega cooperative e Confcooperative). Le quote verranno ripartite tra le regioni e le province autonome, a cura del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Le istanze possono essere inviate dalle ore 9 di martedì 27 ottobre 2020. Per quanto riguarda la precompilazione dei moduli di domanda e scadenza del termine di invio, dal 13 ottore 2020 è disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda, accedendo alla procedura informatica dedicata sul sito https://nullaostalavoro.dlci.interno.it, al quale si accede solo con le credenziali SPID. Le istanze possono essere presentate fino al 31 dicembre 2020. Gli utenti sono invitati ad autenticarsi preventivamente sul sito della procedura, così come si legge nella più ampia news del 12  ottobre 2020, pubblicata da interno.gov.it (fonte notizia).