Campagna informativa pro-vaccinazione al carcere di Piazza Armerina. I medici spiegano
- di Redazione Il Solidale
- 19 ott 2020
- CRONACA

PIAZZA ARMERINA - Su input del direttore della Casa circondariale di Piazza Armerina, Antonio Gelardi, si è svolto un incontro che, in conformità alle direttive del Dap e del Provveditorato regionale, ha avuto lo scopo di stimolare i detenuti nell'ambito della nuova campagna di vaccinazione. Nel corso di questo questo confronto, organizzato dal dirigente sanitario del carcere piazzese, Serafino Di Gregorio, con il benestare del comandante della Polizia Penitenziaria, Salvatore Puglisi, è stato spiegato agli ospiti perche è necessario vaccinarsi. Il direttore Gelardi ha riunito i detenuti cedendo la parola ai due medici dell'istituto penitenziario di Piazza Armerina, le dottoresse Noemi Rinaldi ed Elisa Catalano, che hanno motivato la necessità, in un momento di emergenza mondiale come questo, di vaccinarsi. “L’indicazione di procedere al vaccino antinfluenzale e antipneumococco –ha detto la dottoressa Rinaldi– è ancora più forte in un luogo come il carcere in cui, comunque si è costretti a stare assieme in comunità”. La Rinaldi ha descritto pure l’origine dei vaccini e la sua evoluzione comunicando che sono già disponibili tutte le dosi per coloro i quali desiderano aderire alla campagna di vaccinazione. Ne è nato un dibattito, proficuo e stimolante, che è servito a chiarire alcuni luoghi comuni sulle vaccinazioni, come quelli che riguardano gli effetti collaterali che spesso disicentivano la volontà di ricorrere appunto al vaccino. Salvo Cona