Integrazione Scolastica Immigrati: SIPROIMI e MSNA (progetto Vizzini) si adoperano con successo per studenti stranieri ospiti di Coop. "San Francesco" s.c.s.

  • di Redazione Il Solidale
  • 3 nov 2020
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Integrazione Scolastica Immigrati: SIPROIMI e MSNA (progetto Vizzini) si adoperano con successo per studenti stranieri ospiti di Coop. "San Francesco" s.c.s.
CALATINO - La scuola si presenta come una delle prime istituzioni preposte a farsi carico dell’arrivo degli immigrati, per questo ha dovuto e deve prevedere un grosso cambiamento. Oggi più che mai, si vedono crescere gli alunni stranieri in maniera progressiva nelle secondarie di primo e secondo grado. E oggi è più che mai viva l’esigenza di far si che la scuola divenga uno strumento efficace ed un contesto accogliente anche per gli alunni provenienti da altri Paesi. Peraltro, la stabilizzazione degli immigrati richiede che la scuola si faccia parte attiva nella riduzione delle disuguaglianze sociali, senza lasciare che gli studenti immigrati siano un problema, ma invece una vera e propria risorsa. Per assicurare il successo scolastico di questi giovani studenti stranieri occorre però superare le difficoltà che si presentano nel loro rendimento scolastico, dovuti soprattutto in fase iniziale (inserimento in classe) a problemi di comunicazione linguistica, alle differenze nei percorsi scolastici ed anche alle condizioni generali di vita. Nel Calatino, i SIPROIMI (facenti parte del Progetto “Vizzini Ordinari”) e i centri del Progetto SIPROIMI “Vizzini” M.S.N.A. (Minori Stranieri Non Accompagnati) gestiti dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. sono da sempre impegnati attivamente nella gestione di azioni di sistema per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione sociale in favore di minori stranieri non accompagnati, ma sono anche occupati a garantire l’inserimento scolastico e lavorativo, la formazione e la tutela legale, avviandoli ad una graduale autonomia. In questi anni il ragazzi ospitati sono stati inseriti nel sistema scolastico e molti di essi hanno svolto tirocini extracurriculari. Alcuni sono passati nel sistema di protezione adulti e hanno trovato pure un lavoro all’uscita del sistema di protezione, grazie anche all’opera svolta dall’A.L.S.-M.C.L. del Calatino. In merito all’inserimento nel sistema scolastico degli giovani ospiti della "San Francesco" (così come prevede il D.Lgs. 286/1998, T.U. sull’immigrazione Art. 38, comma 1 «I minori stranieri presenti sul territorio sono soggetti all'obbligo scolastico; ad essi si applicano tutte le disposizioni vigenti in materia di diritto all'istruzione, di accesso ai servizi educativi, di partecipazione alla vita della comunità scolastica») diversi sono gli studenti stranieri che frequentano le scuole del territorio. E’ il caso di Camara Nuha, 21 anni, del Gambia, iscritto al 3° anno dell’Istituto professionale servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale di Aidone (EN). Fin dal suo arrivo in struttura Nuha ha manifestato la volontà di voler studiare. E’ stato il primo ragazzo del SIPROIMI di Raddusa a prendere la Licenza Media (con voto 8) presso il CPIA di Catania 1 (sede di Ramacca). Dopo la scuola media è stato iscritto alla scuola superiore. Ha il desiderio di volersi diplomare e quest’anno ha la possibilità di prendere la qualifica professionale. Camara Nuha afferma che la scuola è importante per migliorare il suo italiano, per acquisire nuove competenze professionali che gli permetteranno una maggior possibilità di inserirsi all’interno del mondo del lavoro. La scuola lo ha cambiato molto, lo ha fatto crescere e lo ha fatto integrare ulteriormente con gli altri ragazzi. Nuha è pure iscritto alla scuola guida e fra qualche mese farà l’esame di teoria. Diversi mesi fa, a suo favore è stato attivato un tirocinio formativo che gli ha consentito di acquisire competenze come addetto alle vendite presso un supermercato di Raddusa. Ha sempre partecipato a tutti corsi e laboratori organizzati dal SIPROIMI della Cooperativa “San Francesco” s.c.s. e dal Centro Studi C.E.S.T.A. In particolare ha fatto il corso di mediatore e ha partecipato al corso FASI. Il suo sogno nel cassetto è lavorare come mediatore culturale o come insegnante nelle scuole professionali. Un altro ospite straniero, bene integrato nel mondo scolastico calatino, è il ventenne Ubofor Junior (nel riquadro sopra della foto) proveniente dalla Nigeria. Quando è arrivato a Raddusa aveva già la licenzia media. Adesso frequenta il 2° anno dell’Istituto professionale per elettricisti di Piazza Armerina (EN). E la scuola che ha scelto gli permette di acquisire le competenze per fare l’elettricista che è il suo sogno nel cassetto. Ama studiare e anche lui ha il desiderio di prendere il diploma. A lui piace andare a scuola per migliorare la lingua italiana, dove ha conosciuto tanti ragazzi e ha fatto tante amicizie. Ama disegnare. E anche lui ha sempre partecipato a tutti corsi e laboratori organizzati dal centro e dal Centro Studi  C.E.S.T.A. In particolare ha fatto il corso di mediatore. Ha partecipato pure al corso FASI. Poi c’è anche Canteh Omar, 22 anni, del Gambia. Nell’anno scolastico  2019/2020 ha preso la Licenzia Media presso il CPIA di Catania 1 (sede Ramacca), con voto 7. Nell’anno scolastico 2020/2021 è stato iscritto dell’Istituto professionale servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale di Aidone. Dice che si trova bene a scuola con gli altri ragazzi, anche se sono più piccoli. Vuole andare a scuola per migliorare la sua vita e avere un buon lavoro in futuro. Essendo richiedente asilo, non ha avuto la possibilità di partecipare ai vari laboratori e corsi. Altro promettente studente è Al Safi Sharaf Eddin, appena 19 anni, originario del Ciad, il quale vuole andare a scuola per migliorare il suo futuro e per venire a conoscenza di tante cose che non sa. Nell’anno scolastico 2019/2020 ha preso la Licenzia Media presso il CPIA di Catania 1 (sede Ramacca), con voto 7. Nell’anno scolastico 2020/2021 è stato iscritto all’Istituto professionale servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale di Aidone. Anche lui ha frequentato i corsi e laboratori organizzati dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. Tutti gli altri ragazzi del SIPROIMI di Raddusa (Progetto “Vizzini Ordinari”) sono in possesso della licenzia media. Altri, invece, sono stati iscritti alla scuola superiore, ma non hanno voluto o potuto frequentare: Abou perché ha un contratto di lavoro e Sidibe perché vuole fare il tirocinio presso un panificio. Solo l’ultimo arrivato, il tunisino Riadth, non ha ancora preso la licenzia media, ma a breve verrà iscritto al corso di alfabetizzazione presso il CPIA di Catania (sede Ramacca) al fine di conseguire il LIVELLO A2 e di seguito la licenzia media. Il SIPROIMI di Raddusa offre a tutti i beneficiari il corso di alfabetizzazione interno della durata di 12 ore settimanali svolto dalla docente Amelia Certo. Per quanto riguarda il centro del Progetto SIPROIMI “Vizzini” M.S.N.A. (Minori Stranieri Non Accompagnati) di Mineo, anch’esso gestito come i SIPROIMI, dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. ci sono altri giovani studenti stranieri, molto volenterosi come gli altri di raddusa). Il primo è Loua Michel, 18 anni, della Guinea: frequenta il terzo anno dell'I.P.S.I.A. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Caltagirone (settore elettrico) e desidera diventare elettricista per poter un giorno poter tornare in Guinea ed essere utile alla sua famiglia e alla sua popolazione. Il bengalese Mohammed Hassan Joy (nel riquadro della foto assieme a Michel, a sinistra), 18 anni, frequenta invece l'istituto Alberghiero di Mineo (settore cucina) e ovviamente aspira a diventare cuoco. Joy ha anche una grande passione: quella della fotografia che, grazie agli operatori del centro, lo ha visto essere protagonista di una mostra fotografica che ha riscosso innumerevoli consensi. Inoltre c’è Manneh Henry (nel riquadro centrale della foto), 19 anni, pure lui proveniente dal Gambia e studente dell'istituto Alberghiero di Mineo (settore cucina): è al quarto anno. Ma loro non sono i soli a frequentare la stessa scuola, perché ce ne sono altri, come Soly Bassir, 19 anni, del Senegal a cui “piace cucinare” e Cherif Mohamed Koyamah, 18 anni, del Ghana che assieme all’altro ghanese Daniel Francis, 18 anni, frequenta il terzo anno (settore “Sala”). Insomma si può ben dire che la Cooperativa “San Francesco” s.c.s. si adopera molto bene in tal senso, senza lesinare sforzi e impegni a favore di questi cittadini del mondo che hanno scelto la nostra terra per crescere, istruirsi, formarsi e costruirsi un futuro migliore.  Salvo Cona