CATANIA - In occasione della "Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne" che si celebra oggi, 25 novembre, le componenti il Comitato unico di garanzia (Cug) della Città metropolitana di Catania, rappresentate dalla presidente Nunziatina Spatafora, hanno realizzato un piccolo dossier -non comprensivo di tutti i fatti accaduti- che raccoglie alcune violenze perpetrate nel territorio etneo. Per non dimenticare: 

RANDAZZO (marzo 1988) Alessandra, 11 anni, resiste alla violenza. Lo zio furioso la uccide.

GIARRE (12 novembre 2009) Maria Rita Russo, maestra d’asilo, muore dopo essere stata incendiata dal marito che le ha versato addosso una bottiglia di alcool.

ADRANO (24 luglio 2010) Valentina Salamone, 19 anni, impiccata ad una trave all’esterno di una villetta di Adrano dal suo presunto amante.

LICODIA EUBEA (27 dicembre 2011) Stefania Noce, 24 anni, studentessa di Lettere e Filosofia. Uccisa dall’ex fidanzato.

SAN GIOVANNI LA PUNTA (2014) Laura Russo, uccisa dal padre.

NICOLOSI (6 ottobre 2015) Giordana Di Stefano, uccisa dal suo ex compagno.

CALTAGIRONE (3 aprile 2017) Patrizia Formica, 47 anni, è stata uccisa a coltellate nel sonno dal suo compagno 52enne.

PATERNÒ (9 dicembre 2018) Cinzia Palumbo, il marito uccide lei e i suoi  due figli, di 6 e 4 anni.

ALTARELLO, GIARRE (28 dicembre 2018) Rosaria Parisi, uccisa sulla porta di casa dal suo ex marito.

MASCALI (3 gennaio 2020) Concetta di Pasquale, 79 anni, uccisa dal marito novantaduenne.

RIPOSTO (9 luglio 2020) Ventenne picchia la madre che gli nega i soldi per comprare la droga.

CALTAGIRONE (13 agosto 2020) Caterina Di Stefano, 46 anni, muore all'interno della sua abitazione per mano del marito.

GIARRE (17 settembre 2020) Un quarantottenne, dopo la separazione dalla convivente, decide di effettuare una spedizione punitiva contro la ex: si reca nella casa di lei con una mazza da baseball e picchia i presenti.   Salvo Cona